lunedì 21 luglio 2025

Previsioni S&P500 e DAX40: AI, Dazi e Cicli di Mercato (Luglio-Agosto 2025)

La rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) continua a trasformare l’economia globale, con effetti deflazionistici, un boom nella domanda di materie prime e progressi rivoluzionari nel settore sanitario. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a sviluppi significativi in tutti e tre questi ambiti, offrendo nuove opportunità e sfide per gli investitori.

1. IA e Deflazione: Licenziamenti e Aumento della Produttività

Microsoft (MSFT), leader indiscusso nel campo dell’IA grazie alla partnership con OpenAI, ha recentemente annunciato un risparmio di 500 milioni di dollari grazie all’automazione basata sull’IA, accompagnato da un nuovo round di 9.000 licenziamenti. Si tratta del terzo taglio del personale quest’anno, portando il totale a circa 15.000 dipendenti.

Sebbene Microsoft non attribuisca esplicitamente questi licenziamenti all’IA, il collegamento è evidente. L’azienda ha chiuso il Q2 2025 con 70 miliardi di dollari di ricavi e 26 miliardi di utili, dimostrando come l’IA sia un potente moltiplicatore di profitti. Tuttavia, l’automazione sta anche generando deflazione salariale e disoccupazione, aumentando il divario tra capitale e lavoro.

Implicazioni per gli investitori:

Le aziende tech con forti investimenti in IA (come MSFT, NVDA, GOOGL) beneficeranno di margini più elevati.

L’aumento della disuguaglianza potrebbe portare a tensioni politiche e nuove regolamentazioni, creando rischi per il settore.

2. Boom delle Materie Prime: L’Effetto Domanda dell’IA

L’espansione dell’IA richiede infrastrutture fisiche massicce, alimentando la domanda di metalli industriali e materiali critici. Un singolo data center per IA può consumare:

1-5 tonnellate di litio

30-100 tonnellate di rame

Fino a 1 tonnellata di silicio

10.000-50.000 tonnellate di cemento

1.000-5.000 tonnellate di acciaio

Questa domanda sta già spingendo i prezzi al rialzo:

Rame ha raggiunto nuovi massimi storici.

Acciaio e uranio sono in forte rally.

Argento, essenziale per semiconduttori e componenti elettronici, ha rotto un pattern di 15 anni con un obiettivo tecnico a $60/oncia.

Dove investire?

ETFs su materie prime (come SLV per l’argento, COPX per il rame).

Azioni minerarie (Freeport-McMoRan, BHP, Cameco).

Infrastrutture per data center (Digital Realty, Equinix).

3. IA e Sanità: Diagnostica e Scoperta di Farmaci

L’IA sta rivoluzionando la medicina con:

Diagnosi più accurate dei medici umani in alcuni casi.

Sviluppo accelerato di farmaci (Novo Nordisk e IQVIA collaborano con Nvidia).


Nuovi modelli open-source, come MedGemma 27B di Alphabet (GOOGL), in grado di analizzare testi e immagini mediche con 90% di precisione a un costo inferiore del 90% rispetto ai modelli tradizionali.

Opportunità d’investimento:

Big Pharma (Novo Nordisk, Pfizer).

Biotech con partnership IA (Moderna, CRISPR).

Tech sanitario (Teladoc, Siemens Healthineers).

La Rivoluzione IA è Solo all’Inizio

L’IA sta ridefinendo l’economia globale, creando deflazione salariale ma anche nuove opportunità d’investimento. Mentre le Big Tech continuano a beneficiarne, settori come energia, materie prime e sanità offrono margini di crescita ancora inesplorati.

Cosa fare ora?

Esporsi all’IA attraverso ETF tematici (ARKQ, AIQ).

Puntare sulle commodity in deficit strutturale (rame, argento, uranio).

Monitorare la regolamentazione, che potrebbe limitare i profitti del settore.

La rivoluzione dell’IA è appena iniziata, e gli investitori attenti possono ancora trarne vantaggio. Sarà deflazionistica per i lavoratori, ma inflazionistica per chi possiede i giusti asset.

PREVISIONI DAX 40 (Luglio-Agosto 2025)

a) Driver Positivi

Domanda di materie prime: Il boom dell'IA sta trainando settori industriali tedeschi (es. Infineon Technologies +1,18%, BASF +2,51%) 1, con potenziale sostegno al DAX.

Politica monetaria BCE: Se la Banca Centrale Europea mantiene tassi invariati o li taglia, potrebbe favorire i titoli ciclici.

Futures sul DAX: I contratti a settembre 2025 (24.383,00 punti) e dicembre 2025 (24.510,00) suggeriscono un'aspettativa rialzista.

b) Rischi al Ribasso

Tensioni geopolitiche: Eventuali crisi globali potrebbero colpire l'export-oriented DAX.

Regolamentazione sull'IA: Nuove norme potrebbero penalizzare tech come SAP o Infineon.

Debolezza energetica: Settori come RWE ed E.ON (+1,93%) sono sensibili ai prezzi dell'energia

Il future DAX 40 potrebbe chiudere agosto con un moderato rialzo (2-3%), ma la volatilità rimane elevata. Punti critici:

Sopra 24.500: Conferma trend rialzista.

Sotto 24.000: Segnale di cautela.

Strategia: Comprare sui ritracciamenti verso 24.000, con stop-loss a 23.700. Monitorare i futures a settembre (24.383) come riferimento.

PREVISIONI E-mini S&P 500 (Luglio-Agosto 2025)

a) Driver Positivi

Domanda per tech e IA: Settori come semiconduttori (NVIDIA, AMD) e cloud computing trainano l'S&P 500, con un previsto CAGR del 30% per i chip AI 18.

Futures in contango: I contratti a settembre 2025 (6.372,50) e dicembre 2025 (6.510,00) indicano aspettative rialziste 35.

Sentiment degli investitori: Solo il 39% degli investitori retail (AAII) prevede un bear market, segnale di room per ulteriori rialzi 1.

b) Rischi al Ribasso

Tariffe commerciali: Scadenze negoziali (1 agosto) potrebbero innescare volatilità se gli USA alzeranno dazi su UE/Messico 8.

Earnings deludenti: Risultati inferiori alle attese per i "Magnificent Seven" (es. Tesla) potrebbero scatenare correzioni

Il future E-mini S&P 500 è in un trend rialzista strutturale, ma la volatilità aumenterà con gli eventi macro di agosto. Punti critici:

Sopra 6.400: Conferma target 6.600+.

Sotto 6.200: Segnale di cautela.

Monitorare: Earnings tech (22-30 luglio), dati Fed (30 luglio), e negoziati tariffari (1 agosto) 


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venerdì 23 maggio 2025

DAX: FESTA FINITA? I LIVELLI CHIAVE che ANTICIPANO il DISASTRO (Trump è la VARIABILE IMPAZZITA)


Il DAX 40 Future (FDAX) ha vissuto un portentoso recupero a V dai minimi toccati ad aprile in area 19000. Dopo aver testato quei minimi, il DAX ha mostrato una resilienza straordinaria, rimbalzando con forza e superando diverse resistenze, a testimonianza di un rinnovato ottimismo e di una solida base di acquisti. Tuttavia, come ogni fase di forte crescita, anche quella del DAX prima o poi potrebbe incontrare delle prese di profitto o assistere a una correzione. A scopo puramente didattico, cerchiamo di capire quali sono i prossimi obiettivi in salita, quando potremmo aspettarci un'inversione a ribasso di medio termine e quali potrebbero essere i possibili obiettivi in quel caso, tenendo in considerazione anche l'incertezza legata alla "guerra dei dazi" promossa da Trump.

martedì 15 aprile 2025

🚨 ALLARME ROSSO: IL SEGNALE DI VENDITA CHE HA PRECEDUTO IL CRASH DEL 2022 È TORNATO!



L'amministrazione Trump sta affrontando una crisi di comunicazione.

Nel weekend, i mercati hanno registrato un'impennata dopo la notizia che gli Stati Uniti avrebbero concesso alcune esenzioni dai dazi del 145% su smartphone, computer e semiconduttori cinesi, applicando invece la tariffa precedente del 20%. Una mossa che avrebbe alleggerito il carico su alcune delle esportazioni più rilevanti dalla Cina verso gli USA.

Tuttavia, domenica, il Segretario al Commercio Lutnick ha smentito parzialmente l'annuncio, dichiarando in un'intervista su ABC che le agevolazioni sarebbero state solo provvisorie. A suo dire, l'amministrazione avrebbe presto introdotto una "tariffa speciale" su questi prodotti nelle prossime settimane.

martedì 25 febbraio 2025

Panico sul mercato: è la fine del rialzo? La nostra analisi.


Da alcuni giorni l’azionario americano è sottoposto a una forte pressione, in sole tre sessioni operative ha ripercorso diversi mesi di grafico rialzista. Di colpo, gli investitori sembrano diventati pessimisti, quando, fino ad un mese fa, quasi tutti scommettevano su nuovi massimi storici e le big tech tiravano il mercato.

Invece oggi vediamo Nvidia (NVDA) in calo del 20% ed i vari guru che prevedono una nuova fase di mercato ribassista per l’azionario anche se S&P500mini ha perso neanche il 5% dopo una galoppata da +40% nello spazio di soli 8 mesi. Basta così poco per rinfocolare le speranze dei permabear che a furia di gridare al ribasso una volta ogni dieci anni, come un orologio rotto, segnano l’ora esatta.

venerdì 13 dicembre 2024

Previsioni di Trading 2025: Inflazione, AI e le Opportunità da Cogliere

 

Eccoci giunti all’ultima analisi di questo 2024 che, se ci hai seguito, hai potuto constatare ci ha fornito grandi soddisfazioni. Citiamo solo l’ultimo ritracciamento di ottobre/novembre del future DAX che, partendo dai massimi record, è sceso sotto 18900 e che noi avevamo previsto con grande anticipo. Così come avevamo previsto l’accelerazione rialzista in corso, successiva alla vittoria di Trump (data già per sicura dai movimenti finanziari dei big di Wall Street), che ha fatto partire il rally di Santa Claus. Insomma avevamo dato tutti gli elementi per shortare e poi ricomprare sui minimi. Questi esempi dimostrano la validità del nostro approccio, consentendo strategie short e long in base al ciclo di mercato.

Ma cosa ci riserva il 2025? L'inflazione rimane un driver chiave. Mentre quasi tutte

venerdì 25 ottobre 2024

Il mercato azionario si prepara a volare alto: ecco come cogliere l'occasione d'oro

Nell'ultima analisi di settembre scorso avevamo detto di aspettarci un mercato in salita fino all'appuntamento elettorale USA, ebbene, gli indici ci hanno dato ragione aggiornando più volte i record storici.

Ma ora c'è un ulteriore boost, visto che il mondo finanziario si aspetta una vittoria di Trump, per un secondo mandato nel quale l'ex presidente avrà un occhio di riguardo particolare per il mercato azionario, rinnovando i fasti visti nel primo mandato.

venerdì 20 settembre 2024

Crollo imminente? No, il mercato è in piena forma: ecco cosa aspettarsi


Mercoledì scorso la Federal Reserve ha dato il via ad un nuovo ciclo di allentamento monetario e già molti esperti hanno iniziato a dire che siamo di fronte ad un segnale che l’economia USA è in recessione.

In realtà NON lo è. Il ciclo economico che stiamo vivendo è diverso da qualsiasi altro abbiamo visto nella storia moderna. Prima degli altri ribassi di mezzo punto dei tassi, gli USA non avevano immesso nel sistema finanziario 11 trilioni di dollari né avevano patito una tempesta inflazionistica, ma erano intervenuti a causa di un’economia in recessione e di un sistema finanziario in difficoltà.