Ed eccoci giunti nuovamente all'appuntamento con Draghi ed il board della BCE oltre che, ovviamente, con la BoE. Entrambi dovrebbero essere dei non-eventi, ma facciamo attenzione ad eventuali possibili discordanze tra i membri del board della Banca Centrale Europea.
Intanto negli USA le elezioni di metà mandato sono state vinte dai Repubblicani e i mercati azionari a stelle e strisce hanno ampiamente festeggiato mentre lo yen è andato ulteriormente a svalutarsi insieme a oro e oil.
Una menzione particolare merita il future S&P500 che è andato a toccare quota 2020 proprio il target che avevo dato a chi ha partecipato al corso di Recco ad inizio settembre. Altro target calcolato quasi al tick, sul quale molti mi prendevano per pazzo. Ecco la prova grafica.
Detto ciò, torniamo ad EUR/USD. Cosa è avvenuto oggi? Nient'altro che quello che avevo intuito nella mia analisi. I prezzi sono rimasti all'interno della congestione come ci suggerivano i volumi che non hanno supportato il rimbalzo di martedì, che comunque noi avevamo previsto e tradato con una precisione da cecchino.
Ieri i prezzi sono andati a testare nuovamente il maxi-supporto in area 1.2465 che anche questa volta ha fatto egregiamente il suo dovere contenendo l'esuberanza degli orsi. Ora cosa succederà oggi?
E' difficile dirlo, se non ci fosse la BCE opterei ancora per uno sviluppo in congestione visto e considerato che ieri le MANI FORTI hanno caricato una quantità quasi analoga di contratti SHORT e LONG.
Ma oggi potremo avere del movimento durante la conferenza di Draghi ed allora sono costretto a darti qualche livello.
A rialzo abbiamo 1.2578 - 1.2630 e l'importante resistenza in area 1.27
A ribasso abbiamo il potentissimo supporto in area 1.2465 - 1.2385 e poi 1.2353 il mio target di fine movimento.
STRATEGIA EUR/USD: FLAT con molta prudenza
ATTENZIONE: Rilascio di news ad alto impatto.
Parola di trader istituzionale
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