Ebbene sì, sono riuscito a vedere questo nuovo thriller finanziario made in Hollywood con un cast di tutto rispetto dove spiccano Christian Bale, Brad Pitt e Ryan Gosling.
Ovviamente non ti farò uno spoiler, ma ti assicuro che se anche lo facessi non sarebbe un problema, perchè la trama è molto difficile da digerire, anche per "addetti ai lavori" come noi, tanto che sono stato costretto a vederlo due volte
per poter riuscire a seguire al meglio le varie storie dei protagonisti che, detto con semplicità, si arricchiscono con il famigerato crollo dei mercati del 2008.
Il film è pieno di termini tecnici e di slang finanziario che lo rende perfino noioso agli occhi dello spettatore medio; anche se nei punti più impenetrabili partono degli "spiegoni" che esulano dalla trama, ciò non basta a far digerire una trama troppo "tecnica".
Ma sarebbe stato possibile fare diversamente? Non questa volta. Non questa volta perchè il tutto viene ripreso non dalle secrete stanze dei colossi bancari che comandano i destini del mondo, e neanche dalla cucina dell'americano medio che con i subprime ha perso casa e risparmi.
Bensì la visuale è dalla nostra parte, ovvero da chi, come noi, ogni giorno si misura sui mercati, e quindi troviamo varie storie intrecciate, dalla coppia di giovani trader con un piccolo gruzzolo a disposizione, al gestore di hedge fund, fino al commerciale di Deutsche Bank.
Tutti personaggi, tutti stereotipati, che trarranno enorme vantaggio dall'aver fiutato in anticipo cosa stava per accadere sul mercato immobiliare e l'impatto che avrebbe avuto (e poi effettivamente ha avuto) sulle borse mondiali.
In sintesi, se sei un trader corri a vederlo perchè ti consente di avere uno sguardo "dal di dentro" e ti insegna a non perdere i treni giusti, differentemente utilizza il prezzo del biglietto per farti due risate con Checco Zalone poichè probabilmente usciresti dalla visione de "La grande scommessa" annoiato e deluso.
P.s. Ah, questa settimana vado a vedere Checco Zalone! :-D
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