Gli occhi del mondo ci guardano, per primi quelli del Financial Times che asserisce che in caso di vittoria del NO, al referendum del 4 dicembre prossimo, l'Italia uscirà dall'euro. Renzi dice che cadrà il governo. BankItalia ha lanciato un alert che ci sarà forte volatilità sui mercati dopo il referendum. Insomma, tutti prevedono una catastrofe in scala minore di quella che avevano previsto (e fin'ora non si è verificata) con la vittoria di Trump.
Insomma, tutti i giornalai (ops, scusate giornalisti), le agenzie di rating, i tecnocrati dell'UE ci invitano a votare SI per non morire, ma in realtà nessuno ci parla di un altro problemuccio.
Il problemuccio è la fuga di capitali all'estero che ha raggiunto livelli record; a fine settembre si calcolavano + 185 miliardi rispetto all'anno scorso per una cifra totale di 354 miliardi.
Le persone hanno paura dell'introduzione dei limiti ai prelievi, delle finanze pubbliche dissestate, di un governo che reputano incapace; ma soprattutto la bestia nera è rappresentata dalle condizioni comatose del sistema bancario italiano con la conseguenza di possibile bail-in.
Per questi motivi le persone trasferiscono all'estero i propri capitali generando passivo con la BCE, passivo che diventa un attivo per la Germania, principale beneficiaria di questi risparmi in fuga.
Questo passivo all'interno dell'Eurosistema ha fatto si che ricominciasse ad allargarsi lo spread tra BTP e Bund verso soglie di allarme..Nel frattempo le banche hanno parzialmente ricoperto parte delle perdite, i famosi NPL, scommettendo contro i Matusalemme Bond, i bond a 50 anni piazzati recentemente e che sono andati a ruba.
Tu compravi bond 50nnali e le banche li vendevano allo scoperto facendoli crollare del 30% in poche settimane.
Ma nessuna istituzione o giornalista te lo dice.
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