Ieri sera la Federal Reserve ha alzato di un quarto di punto il tasso federale, come nelle attese, ma interessante è stata la conferenza di Powell nella quale il governatore ha sfoderato un FOMC falco annunciando 7 rialzi tra 2018 e 2019 quindi uno in più rispetto al previsto. Conseguentemente quest'anno vedremo altri due rialzi. Il comitato ha migliorato le stime sulla produzione industriale e l'occupazione, mentre si aspetta che l'inflazione resti stabile fino al 2020.
Il risultato immediato è un crollo del dollaro con relativo apprezzamento del cambio EUR/USD; indici anch'essi a ribasso ma che stanno timidamente tentando di reagire in attesa però della BCE.
Infatti alle 14.30 toccherà a Draghi annunciare la politica monetaria della banca centrale europea, ed indiscrezioni riportano che oggi il board abbia parlato anche di stabilire una data certa di chiusura del QE. Se questo fosse vero certo non aiuterebbe a calmare i mercati.
Infine domani sarà la volta della Bank of Japan e avremo le Tre Streghe, le scadenze tecniche. Speriamo che tutto questo scenario serva a far uscire DAX dalla fase di lateralità che dura ormai da quasi 3 settimane.
STRATEGIA: in corso (aggiornamenti in real time sul gruppo Facebook)
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
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