Il cambio EUR/USD e gli indici azionari hanno risposto bene alla mezza vittoria di Trump alle elezioni di metà mandato. Così gli indici USA hanno confermato di essere fuori dal guado, ma d'altronde, eccezion fatta per Nasdaq che è quello più malandato, non avevamo visto violazioni di livelli importanti; come invece è avvenuto in Europa.
in USA il trend rialzista di lungo scricchiola un pò? SI
Vediamo all'orizzonte un'inversione ribassista di long term? Al momento, NO
Come dicevamo poc'anzi il discorso è diverso riguardo agli indici europei. Qui sono stati violati supporti fondamentali, quindi: o il mercato USA comincia entro 1/2 settimane a spingere così forte da rialzare, in modo importante, prendendosi sulle spalle anche gli indici europei, oppure la faccenda si fa seria e assisteremo a un'inversione ribassista di lungo termine.
Essendo questa la situazione, è evidente come i prezzi si trovino attualmente su livelli dove orsi e tori stanno lottando con le unghie e con i denti, poichè chi la spunta qui avrà il mercato in mano per i prossimi mesi a venire.
Per cui: EUR/USD, anch'esso in forte rialzo, ha raggiunto il target 1.1485 dove la mano forte ha chiuso tutte le posizioni innescando un ritracciamento che potrebbe arrivare fino a 1.14 mentre Crude Oil rimane sotto 62$ x barile.
DAX, se la spinta rimane buona, dovrebbe continuare il rimbalzo verso il livello di max importanza 11688 e poi a colpire il magnete indicato nell'immagine che si trova a 11750 intorno alle ore 21 (candela più, candela meno). Prezzo che è anche un target H4. Comunque, in questa fase la cautela è d'obbligo.
STRATEGIA H1: continuazione del rimbalzo verso 11750
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie ad Alto Impatto
Nessun commento:
Posta un commento