L'altro ieri l'indice DowJones non mentiva, quando in controtendenza, rispetto ai colleghi, chiudeva la seduta in ribasso. Ieri infatti non si è salvato nessun indice in occidente, ed ancora una volta il peggiore è stato DAX che ha chiuso con una perdita leggermente inferiore al punto percentuale.
Con estrema probabilità è partito il ritracciamento che mi attendevo partisse dopo la conferenza di oggi del governatore Draghi, ma le dichiarazioni provenienti dagli USA hanno anticipato i tempi. Trump ha minacciato l'Unione Europea dell'imposizione di dazi per gli aiuti di Stato ad Airbus; mentre il Fondo Monetario Internazionale ha ridotto le stime di crescita globali e ha dichiarato che l'Italia potrebbe essere il Paese detonante della prossima crisi.
Oggi la BCE dovrebbe assumere un tono pessimista senza mettere sul piatto ulteriori azioni, almeno così si attendono gli analisti, le cui domande si concentreranno sulle modalità di attuazione del TLTRO annunciato nello scorso meeting.
Se così sarà, su DAX dovrebbe continuare il ribasso con primo target 11800 e a seguire il raggiungimento del magnete venerdì mattina. Crude Oil dovrebbe reggere il supporto 63.90 in chiusura.
STRATEGA H1: continuazione del ritracciamento con primo target 11800 e a seguire area 11670 entro fine ottava.
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie a Medio Impatto
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