Ieri abbiamo visto un'accelerazione ribassista del cambio EUR/USD con i corsi che si sono riportati in prossimità degli ultimi minimi; mentre al contempo Crude Oil volava a rialzo a centrare il target daily 66.07$, che avevo indicato un paio di settimane fa.
Il presidente Trump ha dichiarato che non saranno rinnovate le esenzioni dalle sanzioni agli 8 Paesi che potranno continuare a importare petrolio iraniano non oltre il 2 maggio prossimo. Di seguito UAE e il Regno dei Saud hanno dichiarato che ritoccheranno a rialzo i loro livelli di produzione.
Nulla di nuovo sul fronte degli indici azionari USA che volano con le ottime trimestrali, tanto che Nasdaq ha chiuso a +1.32% allungando ben oltre i massimi di ottobre scorso. Non sono da meno neanche S&P500 e DowJones che hanno colpito i target daily, ma ancora non hanno doppiato i massimi dell'anno scorso.
In Europa ha chiuso in negativo solo FTSE-MIB mentre DAX non è riuscito a superare i massimi della precedente ottava, chiudendo al livello di giovedì scorso, dopo aver recuperato un ritracciamento avvenuto nella prima parte di seduta.
Con FIB respinto dai 22mila e gli altri indici su livelli da massima allerta continuare a comprare diventa da avventurieri, a dir poco, al netto di ulteriori esplosioni determinate dagli HFT. Da qui si potrebbero sviluppare dei ritracciamenti più profondi, oppure ulteriori forti arrampicate verticali.
Provando ad anticipare i tempi, tento la prima ipotesi.
STRATEGIA: in caso di chiusura H1 sotto 12204 vado SHORT con target 12159 in estensione a 12050 Protezione in caso di chiusura H1 sopra 12280
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie a Basso Impatto
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