Apertura d'ottava interlocutoria per gli indici europei, FIB dopo aver ritestato la MM200 H1 torna a galla grazie al traino dei titoli bancari, positivi dopo la conferma del rating da parte di Standard&Poor's.
A quanto sembra l'indice italiano è lanciato sui 22200 punti, target daily, al netto di sorprese dalla compagine governativa, che dovrebbe reggere almeno fino alle elezioni europee.
DAX dopo aver toccato un nuovo massimo relativo a 12397 è scivolato sui minimi della congestione in atto su H1, dove ha trovato la MMMagic che ha fatto da trampolino ai prezzi che stanno cercando di riconquistare i massimi di mattinata.
Il cambio EUR/USD dopo aver effettuato una falsa rottura dei minimi di giovedì sta ritestando il margine inferiore della congestione. Ricordiamo come una chiusura daily sotto questi minimi ci darebbe un segnale SHORT con target daily 1.1022 quindi al momento non abbiamo target direzionale.
A Wall Street procede tutto come da copione, tutti e tre gli indici sono positivi. S&P500 ha rotto i massimi di settembre/ottobre 2018 toccando un nuovo record intraday a 2949; a 2955 abbiamo il target weekly.
Nasdaq sta consolidando appena sotto gli ultimi massimi dopo aver fatto nuovi record giovedì scorso (aveva corso più degli altri), mentre DowJones si trova indietro, ancora relativamente lontano dai record dell'anno scorso.
Quindi, in sostanza, al momento non vediamo nessun allarme all'orizzonte che ci indichi lo stop del rialzo di medio/lungo termine in corso, notiamo solo che negli USA gli indici vedono già i target weekly all'orizzonte.
A quel punto, delle chiusure di seduta decisamente ribassiste dovrebbero metterci in allarme.
----------LEGGI BENE IL DISCLAIMER-----------
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