Quando tutti davano ormai per chiuso l'accordo sui dazi tra Stati Uniti e Cina, ecco che il presidente Trump forza la mano, durante il weekend, attraverso il solito twitter, e le borse crollano in apertura di ottava.
In linea con quanto avevamo visto la scorsa ottava, ovvero che molti strumenti, e specialmente gli indici di Wall Street avevano colpito i target di medio-lungo termine. Quanto successo oggi ha validato questa impostazione.
Lentamente, nel pomeriggio europeo gli indici hanno messo in atto un tentativo di recupero, che li vede ancora lontani dalla chiusura del gap-down, ma comunque ben intonati; in compagnia di Crude Oil future che vede una seduta ampiamente verde a +2.72% rimbalzando dalla MMMagic daily.
Per ora, se si eccettuano i listini asiatici, l'indice che ne ha pagato maggiormente le spese è stato il nostro FTSE-MIB che dopo un'apertura in gap di circa 150 punti indici ha chiuso a -1.83%.
DAX ha aperto con un crollo in gap-down di circa 220 punti indice ed ora il future quota una perdita dello 0.40% notevolmente ridottasi nel pomeriggio grazie al traino degli indici USA. I prezzi di DAX hanno toccato punti specifici che vedremo nella videoanalisi di stasera.
Gli indici USA stanno continuando la risalita e questo ci fa capire che gli algoritmi HFT sono ancora programmati a rialzo, per il momento. Credo la presente ottava sarà fondamentale per capire se inizierà un nuovo rally rialzista oppure i prezzi vogliano invertire per consolidare il rally rialzista.
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