Come era nelle attese, il dato sul PIL cinese, pubblicato ieri, è risultato ai minimi da 27 anni, fermandosi al 6.2%, mentre una certa positività è arrivata dal dato sulla produzione industriale al 6.3% contro previsioni del 5.2%.
PIL ai minimi da quasi un trentennio ma comunque ampiamente positivo, anche se in costante decrescita. Ma al momento non si vedono nuvole di recessione nel futuro del gigante asiatico; potremmo parlare, al massimo, di un rallentamento, come conseguenza anche della guerra dei dazi portata avanti dagli USA.
Nel frattempo, i corsi degli indici occidentali stanno scontando una fase di lateralità, dopo che Nasdaq ha raggiunto il target daily a 7972 e FTSE-MIB ha rotto a rialzo il livello di massima importanza (forte resistenza) 22055.
DowJones si trova alle prese con il livello di attivazione LONG 27444 che in caso positivo proietterebbe i prezzi su 27877 mentre DAX permane ancora in congestione sopra gli ultimi minimi raggiunti nella scorsa ottava.
A mio modo di vedere, la direzione dei prezzi rimane saldamente rialzista su tutti gli indici, l'unica eccezione rimane DAX che non ha seguito questa prima gamba rialzista, muovendosi in controtendenza, ma credo che dovrà riallinearsi se partirà una nuova forte spinta a Wall Street.
STRATEGIA H1: flat, trading di congestione
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie ad Alto Impatto
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