Nella seduta di ieri tutti gli indici si sono portati sul margine superiore della congestione daily in corso, mentre, a specchio, i prezzi di EUR/USD sono andati a testare il 50% della coda che ha formato i minimi del 1 agosto scorso.
Da Bund e Crude Oil non ci giungono segnali, i prezzi si limitano a rimanere in laterale in corrispondenza degli ultimi estremi raggiunti.
Ma se ampliamo la visuale, notiamo che c'è uno strumento che sta sovraperformando su tutti, spinto anche dallo scenario geopolitico, ed è il nostro FTSE-MIB che ha già recuperato i 2/3 del trend ribassista partito a fine luglio scorso e che ha toccato il target nel giorno dell'Assunta.
Stando così le cose, ora per gli indici diventa importantissima la chiusura di oggi; poichè una chiusura settimanale sopra i punti critici darebbe il via ad una fase di rimbalzo con importanti recuperi.
Per DAX, la chiusura deve avvenire sopra 11865 livello max. importanza con ulteriori conferme anche da altri fattori, tipo il mio indicatore True Direction; o meglio ancora sopra 11925 "a garanzia" della rottura della fase di accumulazione daily.
Parimenti, per S&P500 tale soglia critica è 2941 livello di massima importanza; una chiusura sopra tale valore, confermata anche da altri fattori, sarebbe indizio di un pronto recupero.
Ci riaggiorniamo dopo la chiusura di questa ottava, nel frattempo continuiamo in modalità "wait and see". Buttando un occhio alle spese personali USA ed al Chicago PMI.
STRATEGIA: trading di congestione sui margini indicati nella videoanalisi
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie ad Alto Impatto
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