Domani i mercati entreranno nel mese di settembre, mese che si prevede molto dinamico per le banche centrali. Aprirà le danze il 12 la Banca Centrale Europea per la quale gli analisti si attendono il varo di una nuova tornata di TLTRO e poi chissà cos'altro, mentre il 18 sarà la volta della Federal Reserve con un possibile nuovo taglio del tasso di riferimento.
Inoltre, venerdì 6 avremo il dato Non-Farm-Payrolls USA e venerdì 20 le scadenze tecniche delle Tre Streghe. Insomma, siamo in un periodo nel quale si decideranno le sorti dei mercati per i prossimi mesi, che ci separano dal periodo natalizio.
Intanto, Wall Street inizierà l'ottava con una seduta in pausa per la festività del Labor Day, che forse sta a spiegare la dissonanza con cui hanno chiuso la settimana gli indici di qua e di là dall'oceano. Come dicevo nella scorsa analisi, la chiusura di venerdì scorso sarebbe stata fondamentale per capire se la fase laterale era in procinto di essere rotta per cominciare una fase di forte rimbalzo.
Nel dire questo, avevo dato dei livelli specifici sopra i quali i prezzi avrebbero dovuto chiudere la settimana per darci un segnale positivo. Allora cosa è accaduto?
Se in Europa il segnale positivo è arrivato con FIB che ha tenuto i livelli, nonostante la volatilità conseguenza della crisi politica, e DAX ha addirittura chiuso sopra 11925, lo stesso non può dirsi per quanto arrivato da Wall Street.
Tutti e tre gli indici USA hanno chiuso a ribasso ampiamente sotto i livelli che avrebbero fatto scattare il segnale BUY LONG e all'interno della congestione in corso. Ricordiamo che per S&P500 avremmo dovuto vedere una chiusura sopra 2941 mentre per DowJones il livello era 26520.
Ecco perchè parlavo di dissonanza. Ora la domanda è: gli indici europei stanno anticipando e verranno seguiti dagli indici USA, oppure vedremo le prossime settimane in contrasto tra Vecchio e Nuovo Continente?
Consideriamo che, coerentemente, EUR/USD ha rotto i minimi di periodo giungendo su 1.0975 storico livello di massima importanza, mentre ancora non ci giungono indicazioni da BUND e Crude Oil.
La risposta certa l'avremo solo in settimana. Io credo che DAX abbia anticipato, anche rispetto al vertice del triangolo di FH, di cui parlavo nell'ultima videoanalisi, quindi potremmo vedere un'apertura di ottava in ritracciamento verso il lato opposto del triangolo, vista l'assenza di Wall Street, per poi risincronizzarsi da mercoledì e iniziare l'ascesa. Tutto ciò mentre FTSE-MIB dovrebbe rimanere volatile reggendo i livelli, a meno di sorprese dallo scenario politico in divenire, ma già ben delineato.
Sia chiaro, per ora siamo solo a livello di sentiment personale, quindi con alte probabilità di errore, per cui attendiamo conferme grafiche.
STRATEGIA H1: flat, attendiamo conferme dai prezzi. In caso di ritracciamento i target sono 11865 e a seguire 11755 La protezione andrebbe messa su 11980
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie ad Alto Impatto
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