Rivolte a Hong Kong e negli USA
Gli USA come Hong Kong, in entrambi i Paesi continuano le sommosse, anche se, come sappiamo, per motivi del tutto diversi. Ad Hong Kong si combatte per la libertà dall'oppressione della, recentemente varata, legislazione cinese, mentre negli Stati Uniti la comunità afro è in rivolta dopo il presunto omicidio da parte di un agente nelle fasi di fermo.
Rimanendo in Cina, il presidente Trump, nella anticipata conferenza stampa di venerdì scorso ha confermato misure sanzionatorie contro funzionari pubblici e aziende del dragone, che sono coinvolti nelle azioni di oppressione contro le minoranze etniche. Allo stesso tempo ha confermato che Washington continuerà ad essere impegnata negli accordi di fase 1.
La risposta degli indici USA è stata immediata, con i prezzi che si sono riportati appena sotto i massimi settimanali, prima della chiusura d'ottava.
Lo spread italiano non reagisce al Recovery Fund
In Europa il Recovery Fund, ricordo, ancora tutto da definire, porterebbe 172€ miliardi all'Italia, tra fondi perduti e prestito, praticamente un pannicello caldo, quando servirebbe l'antibiotico.
Come voleva il gruppo Frugal4 il prestito andrà rimborsato, anche se nella proposta si parla di un arco trentennale dal 2028 al 2058 ma resta comunque in bilancio. Infatti lo spread BTP-Bund parla chiaro, rimanendo in zona 190bp, nonostante i continui ingenti acquisti di BTP da parte della BCE e il bazooka da 700€ miliardi dell'UE.
Il Recovery Fund passerebbe appunto, condizionale d'obbligo, da 500 a 700€ miliardi grazie all'intervento della BCE che avrebbe un ruolo da prestatore di ultima istanza sulla tranche differenziale di 200€ miliardi. La banca centrale acquisterebbe bond emessi dalla Commissione Europea come entità sovranazionale.
Insomma l'Italia è come un elefante che balla su un filo sottilissimo e la Germania sta facendo una vera e propria corsa contro il tempo con l'obiettivo di salvare il comparto industriale settentrionale senza però deviare dalle proprie politiche economiche. Come invece vorrebbero la Francia e i sovranisti nostrani.
Non dimentichiamoci che entro il 5 agosto la Corte Costituzionale tedesca attende una risposta relativamente alla sentenza emessa a inizio maggio. Tanto è vero che la BCE sta già approntando contingency plans con l'obiettivo di portare avanti l'operatività del Pepp e degli altri strumenti di liquidità anche in caso di forfait della Bundesbank.
Crollo PIL USA senza precedenti, cosa farà Trump?
Anche negli USA si rischia un crollo del PIL senza precedenti, che dovrebbe arrivare in zona -50% nel secondo trimestre, dopo la serrata generale per arginare il contagio da Covid-19. La situazione è seria, proprio nel momento in cui la Federal Reserve, che aveva garantito in queste ultime settimane una valanga di liquidità, sta ridimensionando il proprio intervento. E le elezioni presidenziali incombono.
Cosa aspettarci per questa ottava?
A testimonianza che la mano forte non è presente sul mercato, abbiamo visto saltare parzialmente il ciclo weekly la scorsa ottava. Gli istituzionali hanno venduto le proprie posizioni sui massimi registrati in primavera, prima del crollo che ha generato i minimi di marzo.
Ora il mercato è in mano agli hedge fund e agli attori retail; questo spiega la costante unidirezionale che ha caratterizzato la scorsa ottava.
Nella seduta di venerdì 29 maggio, i prezzi hanno toccato un minimo relativo a 11515 sul DAX future che dovrebbe rappresentare il minimo centrale del ciclo settimanale. Da qui è partito un nuovo rimbalzo dopo la chiusura della conferenza di Trump.
Di conseguenza, dovremmo vedere l'ottava partire con la continuazione del rimbalzo, un nuovo attacco ai massimi (secondo max del weekly) che ha come primo target 11758 e poi 11874 Da questo secondo massimo partirà gamba 4 che andrà a chiudere il ciclo entro la mattinata del 3 giugno prossimo. Vedremo quanto sarà profonda.
Ho ancora in corso lo short a 10990; nella scorsa settimana ho fatto un'operazione di protezione, quindi long, che ha dato 93 punti indice. Inizierò l'ottava con una nuova posizione di protezione con i target indicati qui sopra.
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Questa previsione è redatta il 31 maggio 2020 con i dati disponibili al momento.
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