I mercati sembra siano in una posizione di attesa dopo gli annunci di Pfizer e Moderna sullo sviluppo dei relativi vaccini, con la prima che ha già chiesto un'autorizzazione d'urgenza alla FDA degli Stati Uniti.
Stress test per gli indici
In realtà, sembra che il sistema finanziario a stelle e strisce sia alle prese con un remake del film andato in onda a settembre dello scorso anno, quando la Federal Reserve fu costretta a rientrare bruscamente in azione fornendo aste miliardarie crescenti per salvare dalla paralisi il mercato interbancario, con conseguente esplosione dei tassi overnight.
Goldman Sachs fa riferire questa situazione alla rimodulazione di portafoglio dei fondi pensionistici americani che saranno costretti (ex lege) a vendere sul mercato una quantità enorme di titoli, per circa 36 miliardi di dollari, entro fine mese.
Altro problema a cui si trova a far fronte il "sistema finanziario USA" è quello delle cosidette zombie firm, che sono quelle aziende il cui flusso di cassa non è più in grado di ripagare gli interessi del forte indebitamento e che quindi difficilmente sarebbero in grado di rifinanziarsi sul mercato.
Vengono definite zombie in quanto rimangono in vita grazie al sostentamento fornito dalle banche centrali o dai governi e, ad oggi, queste sono circa il 20% delle società quotate al Russell 3000, secondo uno studio della Banca per i Regolamenti Internazionali.
Un altro studio, questa volta del Wall Street Journal, rileva che la quantità di aziende medio-piccole che farà ricorso al fallimento dopo aver percepito i fondi governativi PPP sarà tale da mettere a rischio il rientro di oltre 500$ miliardi di questi prestiti agevolati.
Bitcoin in rally verso quota 20k
Questo scenario, unito alla situazione in essere in alcuni Paesi europei, in particolare quelli del Club Med, sono parte delle cause che hanno determinato il nuovo rally del Bitcoin che pare via via soppiantare l'oro come asset di protezione nonchè come asset utilizzato per operazioni di copertura (hedging).
Infatti, se l'oro, sceso nelle ultime settimane, fatica a riprendersi, il Bitcoin è lanciato in un forte rally che, al momento in cui sto scrivendo, quota 18362 contro dollaro (fonte:TradingView), ed ormai vede all'orizzonte il target dei 20.000$.
Per ironia della sorte, una sorte che si chiama backstop della BCE, lo spread BTP-Bund a 10 anni si trova vicino ai minimi del 2018, in questo momento 115.5 bp.
Riepilogando, prima il Bitcoin correva a rialzo insieme al comparto tech ed al GOLD, invece da dopo la vittoria di Biden i flussi di investimento si sono spostati sul comparto industriale, quindi tech e GOLD sono andati a ribasso mentre la criptovaluta ha continuato ed incrementato il suo rally.
Se è ancora troppo presto per incoronarlo come nuovo asset rifugio, continuiamo però a tenerlo d'occhio perchè sembra che le caratteristiche ci siano tutte. Se non altro, è sicuramente più credibile delle banche centrali con le stampanti che da mesi vanno a pieno regime, senza sosta.
Ecco perchè la BCE e la BoJ stanno accelerando il lancio della loro moneta virtuale, il rally del Bitcoin non è sostenuto dai capitali dei "fanatici", come nel passato, bensì cresce la domanda degli istituzionali in chiave protettiva, che sta facendo ricredere anche alcuni detrattori ad alti livelli.
La Cina cambia strategia
Spostandoci verso il Sol Levante, registriamo come, dopo il blocco posto alla quotazione di Ant Group, a seguito del Congresso del partito comunista, vediamo il governo cinese implementare una nuova strategia economica con l'obiettivo di ruotare la proiezione della produzione dall'esterno verso l'interno.
Il target di Xi Jimping è fare pulizia in casa, ovvero il governo non garantirà più il salvataggio neanche delle aziende statali, mentre stanno andando in scadenza prestiti a medio termine pari ad un terzo dell'ammontare totale del 2020.
Ma, se da una parte il governo chiude i rubinetti, la banca popolare cinese li apre "a manetta" mettendo a disposizione 800 miliardi di yuan in prestiti a medio termine in grado di coprire tutta la domanda attesa per il mese in corso.
Insomma, la Cina è impegnata nel drenare liqudità, normalizzare il sistema finanziario, proprio mentre il 10 dicembre la BCE annuncerà un nuovo bazooka di quantitative easing seguita dalla Fed la settimana successiva.
Cosa aspettarci per questa ottava?
La scorsa analisi previsionale ci eravamo lasciati con gamba 4 del ciclo settimanale che stava iniziando. Diciamo che poi i prezzi non si sono discostati molto da quei livelli.
Infatti, gamba 4 dopo aver toccato il primo target della serie che avevo dato, ovvero 13064, ha iniziato una fase di lateralità ricompresa tra 13030 e 13210.
In apertura di questa nuova ottava abbiamo visto i prezzi formare un gap-up di circa 70 punti per poi fare un massimo relativo a 13308 prima di iniziare un ritracciamento e giungere a chiusura gap, quindi rientrando nella congestione suddetta.
Se allarghiamo il grafico, possiamo tranquillamente notare, a colpo d'occhio, una distinta congestione anche sul timeframe daily, appena sotto 13330 che è il secondo target del movimento giornaliero.
Il movimento rialzista di questa mattina ha dato il via al nuovo ciclo settimanale che però rimane ancora contenuto all'interno della congestione; da questa si uscirà necessariamente con una forte accelerazione, quindi rimaniamo in allerta.
Al momento il grafico non ci consente di calcolare con precisione i target di gamba 1 weekly, possiamo solo orientarci di massima. Qualora i prezzi superassero 13330 l'approdo successivo dovrebbe essere area 13410 e di seguito area 13548. Continueremo ad aggiornarci in corso d'opera.
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