Eccoci ragazzi, come di consueto, alla prima seduta di trading di questa nuova ottava, con volumi abbastanza scarsi, a dire il vero, dopo il venerdì nero per l'occupazione USA.
Wall Street festeggia dopo NFP
Infatti venerdì scorso è stato pubblicato il dato NFP statunitense che ha riportato un risultato impietoso di sole 266.000 unità lavorative in più contro il milione del consensus, il peggior divario di sempre, almeno da quando vengono tenuti i conteggi.
E come si è chiusa la settimana degli indici USA? Su nuovi record storici, of course!!
Insomma, dicevamo dato pessimo e nuovi record degli indici? Beh, nell'era del QE infinito qualsiasi brutta notizia per l'economia è una buona notizia per i mercati finanziari in quanto spinge più oltre nel futuro il rischio del tapering.
Infatti, dopo la pubblicazione del dato sui Non-Farm-Payrolls, le probabilità di un aumento dei tassi prima del dicembre 2022 sono valutate impossibili dal consensus ed il presidente Biden ne ha approfittato immediatamente per dichiarare "ve l'avevo detto che l'economia non si stava surriscaldando".
Proprio il contrario di quello che aveva asserito pochi giorni prima, salvo poi ritrattare, il segretario al Tesoro Yellen, una che di economia, finanza e banche centrali ne sa a iosa.
Il problema sostanzialmente lo ha creato il governo federale, in quanto i titolari di piccole e medie imprese del NFIB reclamano l'impossibilità di coprire almeno 42000 nuove posizioni creatisi grazie allo stimolo fiscale e alla ripresa post-lockdown.
La realtà è che gli workers guadagnano di più stando a casa a ricevere i sussidi federali piuttosto che tornare a far fatica sul posto di lavoro ed allora si sta lavorando ad una risoluzione di questo fenomeno, anche perchè il debito federale ha superato il 100% del PIL ed è visto in ulteriore crescita per i prossimi anni.
Di conseguenza gli hedge fund si sono posizionati a ribasso sul debito high yeld che con 55$ miliardi netti hanno superato i volumi dell'autunno 2008, all'inizio della crisi.
Stress-test Yellen on equity
Come dicevamo poc'anzi, martedì 4 maggio il segretario Yellen ha dichiarato ad un evento pubblico "I tassi dovrebbero salire un po’ per evitare che l’economia si surriscaldi", il modo migliore per andare a misurare la febbre ai mercati, infatti la risposta immediata è stata una valanga di vendite. L'altro argomento innominabile è quello del tapering.
Ma è stato solo un test per valutare la reazione in quanto poi è corso subito ai ripari dichiarando di essere stata fraintesa in quanto non crede che il pacchetto di aiuti lanciato dal presidente Biden stia surriscaldando l'economia e che le sue parole non vanno interpretate come una predizione o una raccomandazione a fare qualcosa.
Infatti l'indice S&P500 chiudeva la seduta recuperando quasi integralmente le perdite ed invertendo la marcia nella seduta di giovedì, prodromica, come abbiamo già visto, a chiudere l'ottava con un nuovo record storico così come il relativo future che toccava quota 4232 inesplorata prima d'ora.
La Fed a carte scoperte
Ma, a mio avviso, la dichiarazione più "pericolosa" è quella contenuta nell'ultimo Financial Stability Report della Fed, ove la banca centrale USA dice che le Borse sono a rischio di forte correzione poichè le valutazioni sono su livelli tali da essere mantenuti solo dal mantenimento dell'attuale livello di propensione verso il medesimo rischio.
Inoltre, nello stesso report si parla della necessità di una maggiore trasparenza da parte degli hedge fund dopo i casi Archegos e meme-stocks, in contemporanea con la chiusura parziale dei rubinetti di leverage da parte dei prime broker, equivalente a chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, ma pericoloso per i corsi azionari.
Infatti, da alcune settimane, gli hedge fund stanno vendendo di brutto l'equity e si trovano già in modalità short selling sul Nasdaq, dove le vendite allo scoperto sono diventate il doppio rispetto alle posizioni long, nell'ultima ottava.
Le prospettive sono due:
1. gli hedge fund sono, ancora una volta, dalla parte sbagliata del mercato e patiranno ancora uno short squeeze;
2. l'equity sta veramente per capitolare entro l'estate (vi ricordo anche la mega-scommessa in opzioni long sul VIX di cui già parlammo in una scorsa analisi).
In tutti i casi, io non seguirei l'esempio di Cathie Wood ma andrei a diminuire la leva effettiva.
Cosa aspettarci per questa ottava?
Nella scorsa analisi ci trovavamo all'inizio del ciclo settimanale con gamba 1 che aveva già colpito il primo target 15275 area che è poi rimasta il massimo in quanto da lì, la dichiarazione di Yellen, ha fatto partire gamba 2 weekly che ha fatto ritest di area 15100.
Nella stessa analisi facevamo presente come il trend di fondo fosse ancora rialzista, dopo un mese circa di trading range e con l'aggiornamento infrasettimanale sul gruppo dichiaravamo che se i prezzi non fossero subito rimbalzati avremmo potuto vedere uno storno superiore al 10%.
Infatti, nella seduta di giovedì è iniziato il rimbalzo di gamba 3 weekly che, in chiusura di ottava, ha toccato il suo terzo target 15424.
Ora ci troviamo nella fase finale del ciclo settimanale che si chiuderà il 13 maggio insieme al ciclo mensile, mentre ci troviamo in gamba 1 del ciclo trimestrale, appena partito.
Nel pomeriggio odierno è iniziata gamba 4 weekly che ha primo target Fibo a 15305 e di seguito 15222 area anche di forte supporto volumetrico che in caso di rottura condurrebbe i prezzi al terzo target Fibo 15007 e poi 14790.
----------LEGGI BENE IL DISCLAIMER----------
Nessun commento:
Posta un commento