Si, dai, l'uomo divenuto leggenda che fece miliardi scommettendo contro CDO e MBS prevedendo la crisi dei mutui subprime del 2008 quando nessuno ci credeva.
Occhio a Tesla!
Bene, dalla lettura del suo modulo 13-F si evince che ha lanciato una mega scommessa ribassista sul titolo Tesla, attraverso l'acquisto di opzioni put per 530$ milioni pari al 40% del valore nominale del suo portafoglio, non proprio una cosetta trascurabile.
Dallo stesso modulo risulta che ha comprato opzioni call su Google e Facebook e, soprattutto, sul debito statunitense per 171$ milioni, segno che anche il mago di Wall Street si attende un forte aumento dei rendimenti dei T-note e non crede alla balla dell'inflazione transitoria propangandata dalla Federal Reserve e dal segretario al Tesoro.
Per chi non lo sapesse, il Section 13-F è il modulo che obbligatoriamente deve compilare chi ha potere discrezionale su un portafoglio di almeno 100$ milioni, indicando la quantità di titoli posseduti ed il relativo valore di mercato e va poi depositato presso la Securit and Exchange Commission.
Ovviamente, nessuno ha la garanzia che Burry avrà ragione anche stavolta, però Goldman Sachs ci fa sapere che è in buona compagnia, in quanto dall'analisi dei flussi risulta che gli hedge fund sono posizionati a ribasso sul comparto tech con volumi ai massimi sugli ultimi 5 anni. Meglio tenerne conto.
Chi invece rema controcorrente è la solita Cathie Wood che continua, col suo fondo ARK Invest, ad accumulare posizioni su Tesla dicendo di comprare sui minimi e per farlo è stata costretta anche a liquidare quasi tutte le azioni Apple, considerando che risulta in perdità del 35% dai massimi di gennaio.
In bocca al lupo Cathie!
Criptovalute: weekend nero
Quello che si è appena concluso è stato un altro weekend di passione per le criptomonete, tutte con ribassi a doppia cifra, e mentre i prezzi di Bitcoin tornavano a testare i minimi del 19 maggio contro dollaro, quelli di Ethereum andavano a rottura degli stessi e Cardano riportava una perdita intorno al 30%.
L'attuale fase ribassista, lo sappiamo, è stata scatenata dal ripensamento a sorpresa di Musk che ha deciso di non accettare più Bitcoin come pagamento delle vetture Tesla, e che con i continui tweet sulle cryptocoin è diventato l'incubo degli investitori, peggio dei cari vecchi tweet su supporti e resistenze del presidente Trump.
Come minimo trattasi di turbativa di mercato, ma la SEC latita, non si esprime, e quindi Musk continua senza problemi a dire la sua e spostare milioni da una parte all'altra del grafico, solo con qualche frase ben assestata.
A questo si aggiunga la decisione della Cina che ha messo al bando l'operatività in criptovaluta per le compagnie finanziarie, che sia di trading o pagamenti o attività di clearing. Va da sè che questo va a minare la reputazione di asset rifugio e disincentiva la stessa popolazione a farne uso.
Ma secondo me c'è un terzo aspetto di cui tenere conto, ovvero la minaccia di un potenziale taper per fine estate. Perchè, indubbiamente le cryptovalute sono diventate di moda anche grazie all'enorme liquidità elargita dalle banche centrali, la stessa che ha gonfiato la bolla azionaria e che sta gonfiando i valori delle crypto.
Era rimasto l'ultimo asset disponibile da acquistare dopo che la liquidità in eccesso aveva comprato tutto, spedendo alle stelle anche i prezzi delle materie prime.
Ora che per forza di cose si dovrà procedere ad un ritiro programmato della liquidità facile vedrete che, oltre all'equity, a soffrire sarà anche il valore delle monete digitali.
Tapering, non è più tabù
I verbali del FOMC e il Financial Stability Report della BCE hanno parlato chiaro: c'è la necessità di iniziare a parlare di un ritiro graduale dei QE. Troppa liquidità in questa fase di ripresa post-pandemica rischia di creare squilibri nei bilanci delgi Stati e di far aumentare il fenomeno delle zombie-firms dice la BCE.
Quindi, per il momento, Fed e BCE dovrebbero limitarsi ad usare ancora la forward guidance nelle rispettive riunioni di giugno, invece lo scenario potrebbe iniziare a cambiare al simposio di Jackson Hole.
Ciò non significa che potrebbe essere anche solo questa a fare male, considerato che i mercati quotano gli eventi sempre in anticipo e quindi potrebbe aspettarci un'estate bollente.
Negli USA sono le stesse banche commerciali a chiederlo, considerato che non hanno più possibilità di accantonare riserve a bilancio e si trovano costrette a depositarle presso la Fed che a sua volta gli fornisce collaterale attraverso quei titoli che rastrella dal mercato tramite il QE.
Praticamente il cane che si morde la coda. I giochi sono chiusi, o si estrae dal cappello ulteriore collaterale oppure il QE va fermato.
Cosa aspettarci per questa ottava?
Il future tedesco oggi, complice la chiusura di mezza Europa per la festa di Pentecoste, ha seguito i future americani mettendo a segno un nuovo record assoluto su 15570 (nel momento in cui sto scrivendo).
Molto bene Nasdaq che sta guadagnando poco meno del 2% ma si trova ancora indietro rispetto agli altri indici di Wall Street e S&P500 che guadagna oltre l'1%; meno decisi Dow Jones e Russell2000.
Nel pomeriggio vari componenti del board della Fed hanno tranquillizzato gli investitori sul rischio inflazione minimizzandone la portata, ma questa ottava saranno da tenere d'occhio i dati che verranno rilasciati relativi al mercato immobiliare, alla stima del PIL e al PCE Core.
A livello tecnico, gamba 3 weekly che era partita dopo il minimo di mercoledì scorso, ha accelerato a seguito della rottura della resistenza volumetrica in area 15400 ed ora vedremo se domani avrà la forza necessaria per andare a prendere il secondo target Fibo a 15640 che avevamo individuato nell'aggiornamento settimanale sul gruppo facebook. Il primo target Fibo 15296 era stato bruciato velocemente.
Oppure se, con l'inizio della vera ottava in Europa, il magnete di FH centrali (punto A nel grafico) farà accelerare i prezzi a ribasso, nuovamente all'interno della congestione daily, considerato che il ciclo settimanale andrà a chiusura entro la seduta di mercoledì prossimo.
In caso di ritracciamento, il primo supporto volumetrico è sempre l'area tra 15360 e 15420.
Da segnalare che neanche oggi il future FTSE-MIB è riuscito a mettere in crisi la forte resistenza dei 25000 punti.
----------LEGGI BENE IL DISCLAIMER----------
Nessun commento:
Posta un commento