Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso quella che molti analisti descrivono come l'autunno caldo, finanziariamente parlando. Giovedì prossimo la BCE aprirà la danza delle banche centrali che vedono all'orizzonte il peggiore dei nemici: il mostro stagflazione.
Mostro stagflazione all'orizzonte
Sì perché mentre l'inflazione da transitoria sta divenendo permanente e continuerà a crescere, i salari rimangono fermi, specie in Europa. Ed anche i segnali che giungono dal mercato del lavoro non sono per niente incoraggianti a ben guardare il dato NFP Stati Uniti di venerdì scorso con 235.000 nuovi posti di lavoro contro i 720.000 delle attese, un gap preoccupante.
Non di diverso tenore il dato dell'indice ZEW Economic Sentiment tedesco sceso a 26.5 dai 40.4 della lettura precedente rispetto alle attese di 30.2.
Ma il dato più serio per quanto riguarda l'economia USA è il tracollo delle stime sul PIL del terzo trimestre. Morgan Stanley ha dato una mega sforbiciata correggendo a 2.9% dal precedente 6.5%, seguita a ruota da Goldman Sachs che ha corretto ad un più ottimista 3.5% dalla precedente stima del 5.25%.
Inutile dirlo, a picchiare duro contro la ripresa è una serie di fattori ma quello con maggior impatto è la rottura della supply chain, di cui su queste pagine vi diedi notizia ampiamente in anticipo rispetto a tutti gli altri e prima che ne giungessero i sintomi nel nostro emisfero.
Lehman Brothers cinese addio
Se questo è lo scenario in Occidente, la situazione è completamente diversa in Cina dove il governo sta portando avanti ancora le pulizie di zombie firm che hanno fatto crollare gli indici di borsa, a differenza di quelli USA che aggiornano i record storici su base quotidiana.
Questa volta a farne le spese è il gigante delle costruzioni Evergrande, già ribattezzato la Lehman Brothers cinese il cui fallimento rischia di essere sistemico dopo che il governo cinese ha deciso un declassamento dei relativi bond che quindi non sono più accettati come collaterale nel mercato repo.
Di conseguenza venerdì scorso è scattato il panic selling sulle obbligazioni che ha costretto le autorità di borsa a sospenderne (come anche ieri) la contrattazione per un breve periodo prima di essere riammesse, per aggiornare di nuovo i minimi. Proprio venerdì, come ultima spinta nel baratro, China Securities Depository and Clearing Co. ha ridotto il rapporto di conversione dell'obbligazione del luglio 2022 a zero, con effetto dal 7 settembre.
Sembra proprio che il governo cinese sia risoluto nel non intervenire al salvataggio di Evergrande, limitandosi a pilotarne il fallimento da 300 miliardi di dollari, come invece ha fatto pochi giorni fa con la bad bank Huarong, nonostante che durante la notte il contagio si è diffuso ad altri titoli spazzatura che sono stati martellati dalla preoccupazione che la crisi di liquidità del China Evergrande Group possa peggiorare, aumentando il costo dei prestiti per le società immobiliari.
El Salvador inizia col botto!
Spostandoci in ambito cryptocurrency oggi sono stati registrati dei malfunzionamenti durante le grandi fluttuazioni a ribasso, in special modo sui broker Kraken, Gemini e Coinbase, come spesso accade quando vediamo forti movimenti, specialmente quando sono a ribasso.
Bitcoin è crollato da 53$mila a 43$mila mentre Ethereum crollava dai 4000$ ai 3000$. Forse qualcuno ha voluto lanciare un messaggio in codice al governo de El Salvador che da oggi considera Bitcoin come valuta legale e ne ha acquistate 200 unità? Oppure le balene ne hanno approfittato per buttare fuori dal mercato i piccoli investitori per poi ricomprare a prezzi più bassi? Staremo a vedere.
Cosa aspettarci per questa ottava?
A livello tecnico abbiamo relativamente poco da registrare. Venerdì scorso, dopo il deludente dato Non-Farm-Payrolls il future DAX ha aggiornato i minimi su 15683 di gamba 4 del ciclo settimanale che si era chiuso il giorno prima.
Lunedì è iniziato il nuovo ciclo settimanale con gamba 1 che ha già ritestato l'area di resistenza 15960 dopo aver preso una serie di magneti segnati nel grafico allegato con la lettera M. Ora dovremmo vedere ancora un tentativo di aggressione all'area 15960/16000 prima che i prezzi diano vita a gamba 2 weekly (al netto di un eventuale contagio in Occidente del crack Evergrande).
Per il resto, le quotazioni continuano ad essere sostenute dal margine superiore della precedente congestione plurisettimanale ed ogni tentativo di affondo, come quello visto venerdì scorso su 15700, viene recuperato.
Il ciclo settimanale terminerà entro le prime battute di giovedì 16 settembre.
Nessun commento:
Posta un commento