Lasciate ogni speranza di tapering voi che entrate!
Lagarde ricalibra
Al di là delle acrobazie linguistiche di Lagarde, viste e sentite, la scorsa settimana, nella conferenza post-meeting della BCE, almeno da Francoforte non vedremo nessuna riduzione degli acquisti del QE e men che mai un tapering.
Il ritmo degli acquisti rimarrà comunque sostenuto sui 60 - 70€ miliardi mensili con principio di flessibilità, rispetto agli attuali 80€ miliardi al mese. La governatrice infatti ha parlato di una "ricalibratura" del PEEP specificando che non si stava facendo un tapering.
Quindi ha rimandato un'eventuale decisione al meeting di dicembre che sarà comunque un nuovo nulla di fatto, se non altro per il periodo natalizio, non s'è mai visto un annuncio di tale portata in un momento dell'anno psicologicamente carico come quello che precede l'imminente festività cristiana.
Inoltre, ha ribadito che il board ha rivisto al rialzo le previsioni inflazionistiche ma che gli attuali livelli rimangono comunque una situazione transitoria (da 9 mesi ndr) e che le prospettive di crescita dell'Eurozona viaggiano ben oltre le attese e possono essere minacciate solo da una variante Delta che vada fuori controllo
Evidentemente i colli di bottiglia sulla supply chain con conseguente esplosione dei prezzi dell'energia in tutti i Paesi core dell'Eurozona sono un problema trascurabile per la BCE, o forse non rappresentano proprio un problema, peccato che cittadini ed imprese non la pensino nello stesso modo. Così come il governo italiano che sta già progettando di ritoccare a rialzo gli oneri fissi di sistema facendo così ricadere gli aumenti della materia energia anche su chi lungimirante aveva bloccato i prezzi iper-vantaggiosi avuti nel primo periodo dell'esplosione della pandemia, mentre lo spread festeggia.
Cina vs Jack Ma (ancora)
Ma, a fronte di una BCE che sfugge e si nasconde dietro le parole, abbiamo il governo cinese che invece, ormai da mesi, ha preso di petto la questione e sta portando avanti la propria opera di pulizia del sistema finanziario con infaticabile decisione.
Ancora nessuna risoluzione statale per il gigante immobiliare Evergrande, al quale il governo ha concesso solo una dilazione dei tempi entro i quali ripagare i debiti ed i cui uffici oggi sono stati presi d'assalto dalle persone preoccupate per i propri investimenti, così come gli stessi dipendenti i quali molti hanno acquistato prodotti d'investimento venduti dalla società e immobili.
La società nel frattempo ha approntato un piano di pagamenti, con varie soluzioni, che però non convince, e dice di essere impegnata nel far ripartire il prima possibile l'attività edilizia e la consegna degli immobili agli acquirenti.
Nel frattempo il governo continua con gli attacchi alle big-tech, ed ancora una volta l'obiettivo è stata Ant Group del magnate Jack Ma, di cui il regolatore aveva bloccato l'IPO da 35$ miliardi alla borsa di Hong Kong nel novembre dello scorso anno.
Stavolta, la richiesta riguarda lo smembramento di Alipay società di Alibaba, controllata della stessa Ant Group e di terminare la pratica scorretta di blocco dei link pubblicitari dei concorrenti. Pechino prevede la creazione di una joint-venture di credit scoring, finanziamenti e pagamenti, praticamente a controllo statale, ai quali Alipay dovrà girare i dati di tutti i suoi clienti.
Il Financial Times riporta che la decisione parte dalla convinzione del governo che il potere di monopolio delle Big Tech derivi dal controllo dei dati dei cittadini che utilizzano i loro sistemi. Inutile dire che stamattina le azioni di Alibaba hanno preso un'altra batosta insieme a quelle delle concorrenti, trascinando in basso gli indici che avevano visto un buon rimbalzo venerdì scorso.
Delta + Stagflazione = Crollo?
Gli indici oggi avevano aperto l'ottava in netto recupero, salvo fare inversione a U nella mattinata di Wall Street. Sempre più addetti ai lavori si ritengono preoccupati di un tonfo ad ottobre, ma al netto di una Fed che si pronuncerà la prossima settimana, probabilmente lasciando invariata la sua politica monetaria, cosa potrebbe andare storto?
Rimandato il problema tapering sono due i responsabili che rimangono sul banco degli imputati: la variante Delta ed i colli di bottiglia sulle catene di fornitura che fanno vedere all'orizzonte l'arrivo del mostro STAGFLAZIONE. Stagflazione che va a braccetto con l'esplosione dei prezzi dell'energia per cittadini e industrie il tutto partorito da mercati finanziari in bolla ormai da troppo tempo.
Beh credo che se un crollo ci sarà potrebbe essere proprio in ottobre o al massimo nella prima decade di novembre e, con l'immobilismo delle banche centrali, a determinarlo sarà un aumento dell'aggressività della variante Delta (vera o presunta) o l'insorgenza di nuove varianti ancora più aggressive, alle quali potrebbero fare da incubatore i bambini che raramente si ammalano di Covid-19 ma che lo trasmettono agli adulti.
Non a caso Pfizer si sta preparando per somministrare il siero vaccinale anche ai bambini sotto i 12 anni, fino a giungere ai neonati. Servirà ad allontanare il timore di nuovi lockdown visto l'imminente inizio della stagione autunnale?
Certo è che un eventuale crollo dei mercati ad ottobre, in uno scenario di mercati gonfi di capitali sarebbe un'ottima occasione d'acquisto per cavalcare il successivo rally natalizio.
Cosa aspettarci per questa ottava?
I ritrovati timori degli operatori hanno fatto chiudere gli indici in negativo la scorsa ottava con i prezzi del DAX che hanno fatto un minimo relativo perfettamente sul mio terzo target Fibo di gamba 2 weekly ovvero 15448 per poi chiudere l'ottava a 15552.
Come è facile notare dal grafico, i prezzi sono rientrati nel range della precedente congestione plurisettimanale di cui l'accelerazione rialzista di gamba 3 weekly vista questa mattina ha ritestato il margine superiore, attirata anche dal magnete di FH di fine movimento (M nel grafico allegato).
Ora è necessario utilizzare molta cautela perchè se è vero che un segnale di crollo ancora non c'è, non possiamo ignorare che tutti gli indici hanno invertito la rotta a ribasso.
A livello ciclico, come detto, il nostro ciclo settimanale dovrebbe aver segnato il massimo di gamba 3 oggi a 15787. Anche se ufficialmente non abbiamo ancora il segnale che sia iniziata gamba 4, abbiamo comunque calcolato i potenziali target Fibo che andremo a ricalibrare nei prossimi giorni, se necessario:
- 15692 (è anche supporto volumetrico)
- 15634 (è anche supporto volumetrico)
- 15482 (è anche circa metà della coda della candela oraria di giovedì scorso)
- 15329 (è anche gap volumetrico)
- 15175
Il ciclo settimanale andrà in chiusura entro la sessione di mercoledì 15 settembre o al massimo le prime battute della seduta di giovedì.
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