Nella consueta analisi settimanale della scorsa settimana avevo titolato "Delta + Stagflazione = Crollo?" aggiungendo di seguito "Certo è che un eventuale crollo dei mercati ad ottobre, in uno scenario di mercati gonfi di capitali sarebbe un'ottima occasione d'acquisto per cavalcare il successivo rally natalizio".
Oltre Evergrande c'è di più
Il futuro lo abbiamo sotto i nostri occhi, la scadenza delle Tre Streghe ha innescato un'accelerazione delle dinamiche ribassiste per cui alcuni di noi ci aspettavamo un lunedì nero ed infatti la seduta odierna non ci ha deluso.
Tutti e tre i principali indici a Wall Street perdono intorno al 2% ma il prezzo più grosso, ancora una volta, lo stanno pagando le small cap con una perdita del Russell2000 che supera il 3%. Invece, ponderando la volatilità reciproca si difende leggermente meglio DAX che si è appoggiato sul supporto dei 15000 punti, attaccando i minimi di luglio.
Ciò che sorprende invece è lo spread tra i decennali BTP e Bund che rimane in area 100 punti base, dopo aver provato addirittura una rottura a ribasso, sintomo che la Banca d'Italia e le altre banche private stanno comprando titoli italiani a piene mani su mandato BCE, a fronte di un FTSE-MIB che ha limitato le perdite intorno al 2.5% solo a causa della chiusura anticipata.
Il grosso della comunità degli analisti dà la colpa di questa inversione a ribasso, che dura da alcune settimane e che da venerdì scorso ha accelerato, ad un contagio cinese per la vicenda Evergrande, della quale oggi andavano in scadenza obbligazioni per 20$ miliardi, pagamenti ai quali la società non è in grado di far fede.
Questo ha affossato la borsa di Hong Kong stanotte, e così ora molti si aspettano un salvataggio dei mercati da parte di Pechino, ma anche ammesso che quest'ultima voglia intervenire in Cina oggi e domani i mercati sono chiusi per festività, così come in Giappone, ecco perchè il sell-off si è scaricato tutto su Hong Kong. Quindi, almeno fino alle prime ore di mercoledì, i mercati occidentali dovranno cavarsela da soli.
Io invece credo che lo spauracchio Evergrande sia servito solo da sveglia per riportare gli operatori con i piedi per terra e domandarsi dove stiamo andando, in quanto qui ragazzi la questione è strutturale. Un mercato distorto in tutti i suoi settori e sottoposto a QE infinito, senza via d'uscita, inizia a lanciare allarmi qui e là chiedendo di cambiare rotta.
Fed: sarà taper?
La stessa Goldman Sachs ha rotto gli indugi fissando al 70% le probabilità che mercoledì prossimo la Fed annunci un taper con partenza già a novembre e termine a luglio 2022 e qui veniamo al nocciolo della questione di ciò che spaventa veramente. Il ritiro graduale degli stimoli proprio nel periodo in cui la Cina ha ridotto al lumicino l'impulso creditizio, se si eccettuano gli interventi mirati.
Con imprese e famiglie con bilanci in salute (in aggregato, anche se non tutte le fasce) e vendite al dettaglio che sorprendono a rialzo, come abbiamo visto la settimana scorsa, segno che la domanda ed il sentiment rimangono solidi, sarebbe il momento di agire, non può essere più sbandierato neanche l'alert della variante Delta a giustificazione di un'immobilismo prudenziale.
La Fed dovrebbe annunciare nel prossimo meeting l'inizio immediato del tapering del QE per ritirare i 120$ miliardi di acquisti mensili entro la prima metà del prossimo anno ed al contempo modificare la propria forward guidance segnalando un graduale aumento dei tassi di interesse, che permangono prossimi allo zero per cento, entro la seconda metà del prossimo anno.
Anche l'inflazione preme per queste tempistiche, poichè, anche se rimanesse transitoria come la Federale Reserve ripete continuamente, è chiaro che i problemi di approvviggionamento, le rotture lungo la supply chain, continueranno ad essere presenti a lungo termine così come la conseguenza dei rincari energetici.
Ma non credo che Powell questa settimana annunci niente di simile, il FOMC si limiterà ancora a calciare più avanti il barattolo temendo che annunciando l'inizio del tapering crollino i corsi azionari, sopravvalutati da anni di iniezioni di liquidità e organi di controllo in modalità tre scimmiette per non vedere l'azzardo morale che loro stessi avevano incoraggiato.
Una grossa fetta degli investitori a lungo termine è del mio stesso avviso nel credere che sia meglio vedere un crollo delle azioni anche del 30% oggi, ristabilendo il riallineamento con i fondamentali economici, piuttosto che vedere i rischi economici e finanziari ingigantirsi ancora, grazie al QE infinito.
In quest'ultimo caso avremmo due finali alternativi:
1. raggiungimento del picco di sopportazione del mercato con successivo crollo disordinato;
2. socializzazione definitiva dell'economia, come vorrebbe il World Economic Forum che ci vede già tutti come stakeholders, senza diritti of course.
Socializzazione dei debiti e privatizzazione dei profitti definitive per legge.
Insider trading di Stato
Capisco anche che i membri del FOMC siano distratti da altri affari, tipo il trading personale, come hanno fatto i capi delle filiali della Fed di Boston e Dallas nel 2020, che ora che la questione è diventata di dominio pubblico hanno deciso di liquidare tutte le posizioni in essere entro il 30 novembre prossimo dichiarando di non fare più trading attivo in futuro.
Entrambi però, Kaplan e Rosengren, hanno voluto sottolineare che la loro attività di trading non ha violato nessun regolamento o codice etico della Fed e che la loro scelta di porgli termine è stata presa solo a tutela del prestigio della stessa banca centrale.
Gli piace vincere facile, trading free-risk da insider .
Ma sono in buona compagnia, visto che l'attuale segretario al Tesoro degli Stati Uniti, già numero 1 della Fed fino a ieri era lautamente pagata dalle banche, anche durante la pandemia, per le sue svariate comparse da oratore nei vari meeting da queste organizzati, mentre il marito arrotondava detenendo partecipazioni in titoli di società mirate.
Ora avete capito perché non si può avviare un taper dall'oggi al domani, perchè, oltre a consultare i vari CEO amici, è necessario anche ricalibrare il proprio dossier titoli o conto trading.
Chi vi ricorda il termine ricalibrare? ;-)
Cosa aspettarci per questa ottava?
Il ribasso ha colpito tutti i miei target ed oltre trovando supporto solo nella cifra tonda di area 15000 dopo aver preso tutti gli ordini nell'area del minimo relativo di luglio scorso.
I prezzi hanno rotto anche tutti i supporti volumetrici e quindi il rischio è che si continui a scendere se non interverranno fattori esogeni a cui si dovrebbe essere preparati.
Un buon termomentro della situazione potrebbe essere l'osservazione dell'indice VIX che ora si trova in area 26 punti, nel caso dovesse invertire a ribasso è sintomo che una nuova operazione di short squeeze è all'orizzonte.
Ma questa volta potrebbe anche essere diverso e i prezzi potrebbero davvero correggere almeno del 10%. Immagino che la situazione rimarrà in bilico almeno fino alla conferenza della Fed di mercoledì prossimo, poi di seguito vedremo come i mercati digeriranno le decisioni assunte.
Il future DAX invertirà la rotta a rialzo solo in caso di recupero almeno di area 15750 mentre a ribasso i prossimi target Fibo sono 14960 e 14815 ma occhi aperti perchè parliamo del quinto e sesto target Fibo. Mentre il prossimo supporto volumetrico, degno di nota, lo troviamo in area 14000.
Il ciclo settimanale andrà in chiusura entro venerdì 24 settembre.
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