Dr. Fauci: Omicron è meno aggressiva
Il dato sui salari non agricoli rilasciato venerdì scorso è stato un pò uno shock per chi si aspettava solo un appuntamento intelocutorio in attesa del prossimo meeting del FOMC. Invece, la cifra rilasciata è stata circa la metà di quanto era nelle attese, con la creazione di soltanto 210mila posti di lavoro in più. Anche se poi gli operatori sono stati rinfrancati dalla nota che spiegava di una correzione stagionale potenzialmente inaffidabile e da un forte calo del tasso di disoccupazione sceso al 4.2% a novembre, come da attese.
Nel frattempo, il mercato monetario britannico si è allontanato dal prezzare un aumento dei tassi a dicembre da parte della BoE, rimandandolo a febbraio, dopo che il maggiore falco del board Saunders, il quale aveva votato per un aumento dei tassi a novembre, ha commentato di voler ottenere maggiori informazioni sulla Omicron prima di decidere come votare alla riunione del consiglio di settimana prossima.
Tesla sotto i 1000$
Oggi le azioni del colosso delle auto elettriche Tesla sono scese sotto il livello psicologico dei 1000$ dopo il lancio dell'agenzia Reuters che riferisce di un'indagine della SEC, nei confronti del costruttore automobilistico, a seguito di reclami sui difetti dei suoi pannelli solari, giunti da un ex-impiegato diventato informatore degli organi di vigilanza.
Questo potrebbe rappresentare un brutto colpo per la sempre più convinta sostenitrice di Tesla, l'AD di ARK Invest, Cathie Wood il cui fondo ammiraglia la scorsa settimana stava ampiamente sottoperformando gli indici americani, nonostante il titolo Tesla riporti comunque ancora un rialzo del 100% nell'ultimo anno.
Ricordo di avervi avvisato già da tempi non sospetti di come la stellina di Wood stesse cambiando le sembianze in una meteora, prima ancora che iniziassero deflussi molto seri dai fondi che gestisce e prima che il suo Ark Genomic Revolution ETF arrivasse a perdere il 27% anno su anno.
Finche tutto sale sono tutti bravi.
Ma lei convintamente la scorsa settimana continuava a chiamare il "buy the dip", rinnovando la fiducia a Musk che nel frattempo si è liberato di 10$ miliardi di azioni Tesla, commentando che "Tesla vuole salvarci da noi stessi - vuole salvare l'umanità. Elon Musk è così convinto che abbiamo bisogno di cambiare i nostri modi in termini di trasporto e di ambiente che ha dedicato la sua vita a questo". Chissà se i suoi clienti saranno d'accordo.
Softbank inciampa, di nuovo
Ci spostiamo in oriente dove la Cina è ancora alle prese con il caso Evergrande, mentre la PBoC ha fornito una boccata d'ossigeno all'economia abbassando il coefficiente bancario di riserva obbligatoria di 50bp dal 15 dicembre prossimo, sbloccando così liquidità pari a 190 miliardi di dollari. Da fonti Bloomberg sembra che lo sviluppatore immobiliare si appresti a varare una delle più grandi ristrutturazioni nazionali che includerà tutte le obbligazioni offshore ed i debiti verso privati, mentre ultimamente ha effettuato pagamenti dell'ultimo minuto sui bond onshore.
Ma la strategia di pulizia del governo contro la speculazione immobiliare ed il leverage, dopo anni di espansione alimentata dal debito, ha coinvolto anche innumerevoli altri sviluppatori immobiliari che hanno portato ad una serie di inadempienze e declassamenti nelle ultime settimane, con i rendimenti dei junk-bond cinesi che superavano il 24%.
Intanto i regolatori fanno sapere che un salvataggio non è all'orizzonte, bensì gli stessi stanno dando priorità al contenimento delle ricadute sui proprietari di case, sul sistema finanziario e l'economia in generale. E questa settimana sarà Kaisa, il terzo più grande emettitore di bond nel settore immobiliare, a fare i conti con il default se non troverà un accordo con i creditori per ritardare il pagamento.
L'atmosfera non è tranquilla neanche in Giappone dove Softbank è crollata del 10% nelle ultime sedute a causa delle sue scommesse su aziende tech cinesi, tra cui Didi, colpite dalla scure del governo negli ultimi tempi. Così, a distanza di un anno dall'affaire WeWork la banca si trova nuovamente in difficoltà, con il titolo che ha bruciato oltre un anno di rialzi, tornando a scambiare ai livelli di giugno 2020
Cosa aspettarci per questa ottava?
Gli indici occidentali oggi stanno tentando un recupero dopo la manipolazione da mossa disperata che abbiamo visto giovedì scorso sul S&P500 quando, senza motivo apparente, una manina ha portato di colpo i prezzi da 4506 a 4563. Intervento da ultima istanza per evitare all'indice di perdere il livello-chiave 4500. Il quale sarebbe stato abbattuto nonostante che i retail stiano comprando tutto ciò di cui gli hedge fund si stanno liberando.
Sul future DAX invece il livello-chiave che stiamo osservando da diverse sedute è quello dei 15000 punti, sopra il quale si sta sviluppando una congestione dalla fine di novembre.
Come da tabella di marcia, i prezzi hanno chiuso il ciclo weekly questa mattina sul minimo della candela delle ore 11 da dove, as usual, è partito immediatamente il rimbalzo, ancora in corso, che ha riportato i prezzi verso il margine alto della congestione, formando gamba 1 del nuovo ciclo settimanale.
Il primo target Fibo di gamba 1 è 15418 e nel caso i prezzi facciano break-out della congestione (probabilità del 30% al momento) il secondo target Fibo è 15690 livello che già stavamo monitorando in quanto un break-out dello stesso metterebbe già qualche chiodo nella bara del trend ribassista in corso.
Per il momento quindi, le probabilità rimangono ancora a favore del trend ribassista ma per scendere ancora è necessaria una rottura definitiva del forte supporto dei 15000/14980 altrimenti continuerà la congestione compresa tra 15000 e 15460.
Il ciclo weekly andrà in chiusura entro la seduta del 16 dicembre.
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