Wall Street tra mosse tecniche e manipolazione
Alcuni sono rimasti sorpresi quando venerdì scorso, nell'ultima ora di contrattazione, dopo che S&P500 aveva violato l'ultimo doppio minimo daily, hanno visto partire un sostanzioso rimbalzo: era la solita cavalleria che arrivava a salvare il future di riferimento mondiale dal suo destino ineluttabile.
Il future mini-S&P500 abbattendo il doppio minimo era arrivato a toccare quasi quota 3800, perdendo oltre il 21% dai massimi storici di gennaio, quando i soliti (ormai) noti sono arrivati ad operare l'ennesimo short squeeze, respingendo il terzo tentativo, in una settimana, di entrare in mercato orso. Giusto il tempo di riportare i prezzi sopra il famigerato livello 3900 e dare un messaggio di positività in chiusura d'ottava.
Nonostante ciò, il VIX non ha neanche superato quota 33 il che è una particolarità, acclarato che negli ultimi 15 anni abbiamo assistito a 36 sell-off giornalieri ed il VIX non era mai stato così basso come durante il crollo di mercoledì scorso. Il fatto è che gli Hedge Fund hanno accumulato posizioni short dirette e tramite opzioni put, ecco perchè non abbiamo visto un'impennata del VIX nè un crollo delle azioni, ma sono crollate le esposizioni lorde e nette degli hedge fund, come riporta Goldman Sachs.
Cosa aspettarci per questa ottava?
Mentre il future S&P500 chiudeva il ciclo settimanale proprio sul minimo di venerdì scorso, come da tabella di marcia, invece, il future DAX aveva visto una chiusura anticipata nella seduta precedente, sul minimo della candela delle ore 11, dopo aver forzato le FH rialziste di fine movimento.
Nel pomeriggio della stessa seduta è iniziato il nuovo ciclo weekly con gamba 1 che vede il primo target Fibo a 14250, area dove abbiamo anche una resistenza volumetrica, mentre il secondo target è 14748. I supporti volumetrici più prossimi li abbiamo in area 13864 e area 13692 e poi area 13500.
Il secondo target Fibo lo vedo poco probabile da raggiungere, anche se il DAX sta sovraperformando rispetto a Wall Street, anche perchè la BCE, a differenza della Fed, è ancora immobile, mantenendo i tassi di riferimento in negativo.
Se ben osserviamo il grafico di DAX e S&P500 possiamo notare come i prezzi fanno continuamente ping pong tra le due sponde del canale, quando toccano una sponda vengono subito richiamati verso la sponda opposta. Dobbiamo essere consci e preparati al fatto che questo bear market continuerà ad essere preda di crolli seguiti da immediati short-squeeze; almeno finchè non esploderà la madre di tutte le bolle.
Intanto, nel medio termine, mi trovo d'accordo con l'analista di JPMorgan che vede il future S&P500 arrivare a 3400 per poi recuperare 3900, livello di equilibrio.
Il ciclo weekly andrà in chiusura entro la seduta di martedì 31 maggio.
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