Quella che ci siamo lasciati alle spalle è stata un'altra ottava campale, con la Fed che ha apportato un rialzo dei tassi dello 0.75% ed il mercato è rimasto combattuto tra il considerarlo una buona notizia in ottica di seria lotta all'inflazione o una cattiva notizia per quanto riguarda la contrazione del credito e della spesa dei consumatori.
Questo dopo che i retail only-buy avevano provato a porre in atto l'ennesimo short squeeze, come avevo previsto con un post sul gruppo facebook, qui trovi il post dove ne parlo. Iscriviti al gruppo se non l'hai già fatto, il profilo deve essere con foto.
Il crollo di Celsius, come facilmente prevedibile, ha determinato forti vendite su tutto il mercato crypto, che si sono autoalimentate quando numerosi hedge fund e società legate al mondo crypto sono state costrette a liquidare le proprie posizioni a causa delle margin calls.
Economia USA prossima alla recessione
Tornando al presente, l'ottava inizia orfana dei capitali statunitensi, con il cash chiuso a causa della festività del Juneteenth e questo ha favorito il rimbalzo dei prezzi sui future europei ed USA, dopo l'affondo di venerdì scorso, mentre l'azionario asiatico ha continuato a scendere. Il Bitcoin ha riguadagnato il livello-chiave dei 20.000 contro USD dopo che, nel weekend, era sceso brevemente al di sotto dei 18000$ sotto la pressione di liquidazioni forzate guidate dalle richieste di margine.
E qui ci sarebbe da fare un parallelismo tra il tapering di Bernanke che aveva determinato la destabilizzazione gettando nel panico le economie dei Paesi emergenti ed il rialzo dei tassi compreso di tightening che ha appena iniziato Powell e che, differentemente dall'altra volta, ha colpito inizialmente il settore delle criptovalute, facendo già vittime eccellenti come la stessa Celsius, nonchè lo Stato di El Salvador, il quale si è indebitato per realizzare i suoi progetti di essere il primo Paese "a misura di Bitcoin".
E gli operatori americani si dividono in due gruppi tra quelli che dicono che siamo entrati in una nuova era Volcker e chi invece pensa che a breve la Fed dovrà ritornare velocemente sui suoi passi, invertendo la direzione dei tassi e pompando nuova liquidità. Io mi trovo nel mezzo, credo che la Fed continuerà nella stretta fino a che qualcosa non si romperà e quel qualcosa sarà l'entrata in recessione dell'economia americana. La Fed ha solo una possibilità: ridurre il potere di spesa dei consumatori, quindi la domanda, mentre il governo cerca di ripristinare le forniture e quindi l'offerta, nella speranza di ridurre così l'inflazione, al netto dei costi per l'energia.
Bitcoin anche stavolta morirà domani
Anche Bitcoin ha patito il "Mashinsky moment" arrivando a perdere il 70% dal suo massimo più recente e subito sono tornati i danzatori sulle tombe delle criptovalute con la solita tarantella che loro avevano previsto la fine del Bitcoin. In massima parte si tratta di coloro che non sono riusciti a creare una proprio crypto, come Bill Gates, o di quelli che hanno perso il treno ed ora godono degli effimeri ritracciamenti. Tipico comportamento da perdenti.
Non tocca a me difendere il Bitcoin o la blockchain, ma faccio solo dei ragionamenti: negli anni 2000 ci fu la bolla delle dotcom che ad un certo punto scoppiò facendo sparire molte aziende del settore, ma molte altre, quelle in grado di produrre ricchezza e quindi dividendi, resistettero e sono diventate i giganti della new economy che usiamo tutti i giorni.
Lo stesso discorso va fatto per quanto riguarda la blockchain e tutto ciò che gli ruota attorno. Stiamo parlando di una tecnologia nuova, come all'ora fu internet e quindi è normale che subisca forti afflussi di capitali che spingono il mercato a nuovi massimi record salvo poi subire crolli periodici appena qualcosa gira storto. Sono i cicli di un mercato di questo tipo. Nel 2001 molte dotcom fallirono e così anche oggi vedremo fallire molte aziende di crypto con i relativi token, vedi TerraLUNA ad esempio. E' normale ed anche giusto che gli investitori premino quei progetti che sono in grado di creare valore contro le shitcoin.
Alla base di tutto c'è l'idea di avere un sistema finanziario decentralizzato sul quale potranno innestarsi grandi progetti e grandi idee; hanno iniziato a capirlo anche le banche che avendo sperimentato l'impossibilità di bloccare questa innovazione, invece di continuare a fare ostruzionismo hanno iniziato a cavalcarla. Il fatto che Bitcoin sia sceso nuovamente al supporto dei 20.000$ non inficia minimamente questo ragionamento e neanche il suo valore. Questa nuova tecnologia se saprà continuare ad innovarsi ha un radioso avvenire davanti a sè (mentre si libera delle zavorre dei progetti senza valore).
Cosa aspettarci per questa ottava?
Alla fine, la scorsa settimana, il future S&P500 ha bucato il supporto decisivo di area 3800/3900 confermando il mercato orso, e successivamente, nella seduta di giovedì i mercati hanno accelerato a ribasso, mentre venerdì dopo un'apertura in positivo i prezzi hanno invertito chiudendo la seduta in pareggio.
Ora, dopo l'affondo di giovedì scorso, ci sarebbero tutte le prerogative per assistere a un nuovo squeeze, considerato che lo shorting degli hedge fund è stato il secondo più grande di sempre. Ma, a mio modo di vedere, stavolta non è così scontato, soprattutto dopo l'aumento monstre fatto dalla Fed e dopo che S&P500 ha rotto il supporto fondamentale. Agli HFT ed ai retail buy-only non basterà qualche dato favorevole per squeezare. I prezzi stanno scendendo in modo ordinato, il VIX rimane basso e questo è un altro punto a favore degli orsi, quindi se squeeze ci sarà dovremmo vederlo entro la mattinata di mercoledì, altrimenti diventa difficile.
Nel frattempo il nostro future DAX, dopo aver fatto dei minimi sotto 13000 giovedì, ha aperto l'ottava in rimbalzo con la partenza di gamba 3 weekly che ha il primo target Fibo a 13320 mentre il successivo sarebbe 13678 credo difficile da raggiungere, anche se sui mercati mai dire mai. I livelli volumetrici sono:
- 13564 area
- 13310 area
- 12992 area
- 12910 area
- 12510 area
Ovviamente nel medio termine rimaniamo ribassisti, alla faccia di chi da settimane dice che siamo al bottom, mentre il mercato continua a stampargli in faccia nuovi minimi relativi. L'attuale ciclo settimanale andrà in chiusura entro la seduta di lunedì 27 giugno.
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