La Fed rallenta?
Quindi, adesso, secondo voi, sarebbe in grado di prevedere il ritmo di restringimento della politica monetaria? Un consiglio: lasciate perdere le dichiarazioni dei vari funzionari della Fed, che intervengono sempre a fermare il crollo quando ci troviamo sui minimi, ed affidatevi a quello che restituisce il movimento dei prezzi, è nettamente più affidabile.
In tutto ciò, il dollaro sta ripiegando dai massimi record, il rendimento del Treasury è risalito sopra il 3% ed il greggio WTI sta ritestando i 100$ per barile dopo il nulla di fatto del viaggio di Biden presso i Saud per chiedere di aumentare la produzione giornaliera.
Gli indici hanno subito un ritracciamento solo nel pomeriggio odierno quando Reuters ha diffuso l'indiscrezione che Gazprom avrebbe preparato una lettera, con data 14 luglio, con la quale comunicare alla Germania l'interruzione totale delle forniture fino a data da destinarsi, per cause di forza maggiore, leggi turbine bloccate in Canada dalle sanzioni occidentali.
L'indice dei costruttori NAHB è collassato
Nel frattempo gli utili del settore bancario americano sono usciti contrastanti, male quelli di Bank of America, mentre quelli di Goldman Sachs sono risultati migliori del previsto ed il titolo è salito del 4%, anche se i ricavi totali sono crollati del 47% a causa di gravi perdite del comparto Asset Management e quello Investment Banking che invece ha avuto ricavi in discesa del 41% su base annua. Peggio ancora hanno fatto JP Morgan Chase Bank e Morgan Stanley con cali rispettivi dell'Investment Banking del 61% e 55% a causa del blocco dell'attività bancaria nel secondo trimestre.
Quindi fin qui tutto secondo le attese, mentre a sorprendere, oggi, sono stati il dato sui nuovi cantieri, ma soprattutto l'indice NAHB dei costruttori che dai 67 punti del mese scorso è crollato a 55, confermando il settimo calo mensile consecutivo ed il dato più basso da maggio 2020, nonchè il crollo più corposo da quando esiste l'indice, togliendo quello verificatosi durante la crisi pandemica.
Il presidente dell'associazione che calcola l'indice ha dichiarato che ad abbattere il sentiment dei costruttori hanno contribuito i colli di bottiglia sulle catene di fornitura, l'aumento dei costi di produzione, nonchè quelli dei terreni e dei mutui che contribuiscono a far lievitare i costi finali sopra il valore di mercato delle abitazioni.
Ottava decisiva e volatile
Questa sarà una settimana molto intensa, soprattutto per l'Italia, nonostante il periodo di blackout comunicativo che precede ogni meeting del FOMC, quindi eventuali rumors su un aumento di 100 punti base anzichè 75 potranno arrivare solo dai giornali. Invece, archiviate le trimestrali bancarie USA, durante l'ottava saranno pubblicate le trimestrali di altri settori, ma la giornata centrale è quella di giovedì, con la BCE che dovrebbe procedere al primo rialzo dei tassi dal lontano 2011, stimato nell'ordine di un quarto di punto. Gli analisti di Deutsche Bank rimangono per un aumento del 2% entro fine anno con il tasso di deposito che verrà portato al 1% (in tempo per innestare la retromarcia per l'arrivo della recessione).
Lo stesso giorno (o probabilmente più venerdì) sapremo se NorthStream tornerà in funzione e in che misura mentre arriverà anche la decisione di politica monetaria della Bank of Japan e la BCE annuncerà il tanto atteso scudo anti-frammentazione, che, da alcune voci di corridoio già partirà molto ridimensionato rispetto alle aspettative e sostanzialmente sarebbe utile poco o niente.
Ma, per l'Italia c'è un importante appuntamento già nella giornata di mercoledì con Draghi che si recherà alle camere per formalizzare la crisi di governo, quasi certamente Draghi confermerà l'intenzione di lasciare la presidenza dell'esecutivo, con la palla che tornerebbe al presidente Mattarella, per la ricerca di un altro tecnico, oppure per le elezioni anticipate.
Inoltre, non potremo rilassarci neanchè nell'ultima seduta settimanale in quanto verranno rilasciati i PMI globali preliminari di Giappone, Stati Uniti e Paesi dell'Eurozona.
Cosa aspettarci per questa ottava?
Nell'analisi previsionale della scorsa settimana avevo avvertito che stavolta il rimbalzo era diverso e che DAX sarebbe potuto tornare a testare il livello dei 13000 punti. In effetti, dopo lo sciaquone di giovedì sulle dimissioni del presidente Draghi, il forte rimbalzo di venerdì, continuato nella mattinata di oggi, ha riportato i prezzi sopra 13000.
A livello ciclico, sui minimi di giovedì si è chiuso il ciclo settimanale e con l'accelerazione di venerdì è partito il nuovo ciclo, con gamba 1 che ha già raggiunto il secondo target Fibo a 13006. Nelle prossime ore dovrebbe avere inizio gamba 2 con target Fibo indicativi su 12818 - 12661 - 12505.
Diciamo indicativi perchè gamba 2 non è ancora partita, anzi, la seduta di domani dovrebbe partire lateral-rialzista, e poi anche perchè rimaniamo sulla nostra posizione che i prezzi si stiano muovendo all'interno di una congestione compresa tra il triplo minimo di area 12400 e 13200, finchè non arriverà un motivo macro per rompere i minimi.
Inoltre, la presente ottava sarà molto volatile per i motivi anzidetti e non dimentichiamoci che abbiamo anche il ciclo trimestrale in fase di chiusura.
Il ciclo weekly andrà in chiusura intorno alla seduta del 27 luglio, in concomitanza con la chiusura del trimestrale.
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