Goldman Sachs e JP Morgan sono le due maggiori banche che hanno preso una mega cantonata nella stima del CPI pubblicato oggi. I due giganti si aspettavano l'inflazione al 7%, molto più ottimista del consensus, cosa che aveva ottimizzato la spinta rialzista sui mercati azionari, nelle ultime sedute, oltre agli acquisti dei fondi sistematici.
L'inflazione USA sale ancora contro ogni aspettativa
In realtà il dato ha mostrato un'inflazione in aumento del +0.1% contro il consensus che si aspettava una diminuzione della stessa entità. E' il 27° mese di fila di aumento dell'inflazione. Nonostante la salita dei prezzi dell'energia si sia affievolita, il colpo doloroso è arrivato dall'indice alimentare aumentato del 11.4% nell'ultimo anno, il più grande aumento dal maggio 1979, con l'indice dei prodotti alimentari a domicilio che ha visto il più grande aumento su 12 mesi dal marzo 1979.
Il risultato è che l'azionario ha immediatamente invertito la rotta, con l'indice S&P500 che è tornato sui minimi della seduta del discorso di Powell a Jackson Hole, mentre il dollaro è schizzato verso l'alto, così come i rendimenti dei Treasury, in special modo la parte breve con il 2 anni che registra +11bp. Il Nasdaq perde oltre il 4% ed è crollato anche Bitcoin, tornato sotto i 22.000 punti contro dollaro.
Insomma, i sognatori che vedevano il picco dell'inflazione e il Fed pivot, con un taglio dei tassi e "cieli immensi e immenso amore", fiumi di cioccolato e unicorni arcobaleno, puntualmente hanno dovuto fare i conti con la realtà: la prossima settimana la Fed aumenterà ancora i tassi dello 0.75% minimo, mentre sono salite al 20% le probabilita di un rialzo di 100 punti base. Inoltre avremo di sicuro una recessione e di conseguenza nessun atterraggio morbido. Poi, se volete, da domani ricominciate a sognare unicorni e squeezzare il gamma short o comprare l'ipervenduto.
Il mercato riporta i tori sognatori alla realtà
I fondi CTA hanno oltre 8 miliardi di dollari da vendere questa settimana, nel complesso sono già passati dal detenere 25 miliardi di dollari di azioni statunitensi a 15 miliardi, vendendo decine di miliardi nel processo, che è stata la più grande liquidazione di azioni statunitensi operata dai CTA negli ultimi 5 anni. Da questo picco di vendite è partito l'ennesimo short squeeze con i fondi sistematici che andavano BUY comprando l'ipervenduto degli indicatori e riportando il mercato in territorio rialzista, raggiungendo anche livelli dove i CTA si sarebbero girati LONG generando una seconda gamba rialzista.
In realtà il sottoscritto vi aveva avvertito ieri, con una story su Instagram, dicendo che andava bene cavalcare il rimbalzo, ma tenendo presente che era generato solo da fattori meccanici e che non era affatto un'inversione ma l'ennesimo short squeeze. Oggi i rialzisti permanenti hanno dovuto fare i conti con la realtà, quando è stato pubblicato il dato CPI.
E pensate che i trader di flussi di Goldman Sachs avevano detto di andare LONG poichè il CPI non sarebbe contato affatto, invece ha spento tutti i sogni di gloria, per la gioia di Powell che ora può procedere spedito con i rialzi fino a fine anno.
Cosa aspettarci in questa ottava?
Come accennato sopra, nella seconda parte della scorsa ottava è iniziata gamba 3 del ciclo weekly con un forte short squeeze che ha portato i prezzi oltre le aree di resistenza che avevamo individuato, trasformando il trend di brevissimo a rialzo.
Oggi, il rilascio del pessimo dato CPI, contro ogni aspettativa, ha invertito la rotta bastonando pesantemente gli indici di Wall Street, con S&P500 che è tornato in area 4000, ed ha fatto iniziare gamba 4 weekly sul DAX i cui prezzi sono tornati in area 13200.
Considerato che il ciclo settimanale andrà in chiusura intorno alla seduta del 15 settembre e che il trend di brevissimo è anch'esso tornato SHORT, andiamo ad elencare resistenze e supporti volumetrici su S&P500 e DAX, sui future scadenza dicembre, in attesa di poter calcolare i target Fibo:
S&P500 mini
4167
4130
4085
4018.5
3973.5
3930
3913
3896
3795
3734
DAX
13888
13504
13470
13392
13312
13268
13128
12998
12916
12794
12748
12713
Attenzione inoltre alle Tre Streghe di venerdì prossimo ed alla relativa volatilità che si potrà generare.
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