Sull'azionario non abbiamo ancora visto niente
Se mi segui da lungo tempo saprai che non è da due giorni che continuo a credere che l'azionario sia grandemente sopravvalutato, specialmente quello europeo, e che alla fine crollerà sotto il peso di tassi di riferimento della Fed superiori al 5%, di un'inflazione persistente per i prossimi anni a venire e di consumatori costretti ad indebitarsi essendo rimasti a secco di risparmi.
La Fed ha sempre dichiarato che prima di iniziare a pensare al pivot ha bisogno di vedere un trend in calo dell'inflazione, ma mentre l'ultimo trimestre aveva fatto ben sperare, i dati dell'ultima settimana hanno testimoniato che il pullback si è interrotto. Il dato deflattore PCE e i verbali della Fed hanno fatto svanire ogni speranza per gli investitori convinti di un cambio di rotta nell'inasprimento dei tassi. Wall Street ne ha risentito la scorsa ottava mettendo a segno un calo del 3% circa, ma marca ancora un rialzo del 3,4% da inizio 2023, questo perchè gli investitori stanno portando avanti la narrativa, che si sono autocostruiti, che prevede un allentamento da parte della Fed in tempi relativamente brevi.
Non c'è da biasimarli, negli ultimi 20 anni sono stati abituati a vedere che la Fed ed il governo sono sempre intervenuti prontamente ad ogni minimo sussulto dei mercati. Dopo un ventennio di denaro gratis è palese che si sia creata una generazione di operatori convinti che qualsiasi cosa accada, arriveranno le istituzioni a salvargli le chiappe. Ma la sfortunata realtà è che il mercato, probabilmente, non ha ancora digerito del tutto gli effetti dei rialzi dei tassi che sono già stati fatti, quindi figuriamoci di quelli futuri, con le stime che puntano sempre più verso il 6%. Insomma, è giusto seguire il mercato ma avendo le idee ben piantate sui fondamentali.
Analisi macro-ciclica: dove andranno i prezzi?
La scorsa ottava abbiamo visto il future S&P500 mini mettere in atto proprio il movimento che avevamo previsto nella scorsa analisi previsionale, ovvero la rottura del supporto 4100 ed il successivo ritest della trendline che unisce gli ultimi massimi daily passante in area 3940. Da qui è partito il rimbalzo di gamba 3 del ciclo settimanale che ha riportato i prezzi nella zona di neutralità. Come abbiamo già detto, per riprendere il rally rialzista i prezzi devono ora superare l'ultimo top dal quale è partito il pullback, mentre una rottura sotto 3900 farà riprendere il trend ribassista con primo target in area 3800.
Venerdì scorso anche il future DAX per un attimo ha fatto i conti con la realtà tornando sul margine basso della congestione daily, per poi rimbalzare questa mattina, come avevo previsto nelle stories di Instagram. I future europei continuano a sovraperformare rispetto a quelli di Wall Street, ma la situazione tecnica rimane la stessa.
Dalla prossima settimana si apre uno slot ciclico favorevole ad una nuova fase ribassista dei mercati, ma prima di aprire posizioni in tal senso vogliamo vedere delle conferme grafiche. Il ciclo settimanale iniziato il 22 febbraio si trova attualmente in gamba 3 con ancora ampie possibilità di sviluppo a rialzo; la chiusura del ciclo è prevista intorno alla seduta del 6 marzo .
Di seguito i livelli volumetrici:
S&P500 mini
4398
4280
4200
4134
4050/4080
4000
3960
3900
3873
3826
3775
3742
3705
3635
3600
3544
3395
DAX
15870
15770
15710
15630
15400
15330
15250
15155
15090
14690
14530/14610
14455
14330
14055
13945
13695
13620/50
13600
13440
13225
13165
13060
12955
12840
12760
12640
12430
12272
12110
11950
11680
11210
Come sempre, per gli aggiornamenti day-by-day puoi seguirmi sul gruppo facebook e sul mio profilo Instagram @maxvantaggio
Questa previsione è redatta il 27 febbraio con i dati disponibili al momento.
Nessun commento:
Posta un commento