L'inflazione USA rimbalza
Veniamo da un'ottava povera di dati ma assolutamente entusiasmante per l'azione dei prezzi e siamo proiettati, invece, verso un'ottava molto importante per l'ambito macro, che vedrà la doppia testimonianza di Powell al Congresso, la decisione della Bank of Japan ed anche l'importantissimo dato Non-Farm-Payrolls per valutare se un picco dei tassi dovrà ancora arrivare.
Lo scenario negli USA è di un'economia surriscaldata, mentre non abbiamo fatto nessun progresso nella lotta contro l'inflazione, soprattutto dopo il rallentamento dei rialzi deciso dalla Fed e non c'è nessuna ragione di aspettarsi un ulteriore rallentamento in futuro. La risoluzione dei colli di bottiglia sulle catene di approvvigionamento che, secondo la narrativa, avrebbe steso l'inflazione in realtà non l'ha nemmeno scalfita e per l'anno in corso è molto più probabile un'inflazione al 8% che al 2%.
Penso che il rischio più grande per i mercati nel breve termine sia che la Fed ritorni sui suoi passi e ricominci a martellare con rialzi di mezzo punto percentuale. Se non lo farà i mercati continueranno a vedere positivo fino ad un evento detonante, mentre se lo farà i mercati non saranno preparati per questo ed il pericolo sarebbe quello di esplosioni di bolle da effetto domino. Il periodo è di quelli decisivi se ci si concentra sul fatto che in meno di tre settimane avremo i dati sui salari, il CPI, Powell, la BoJ, la BCE e la Fed. Inoltre, i dati cinesi e le riunioni politiche del partito.
L'azionario europeo ad un bivio
L'Europa è stata quella che ha tirato la volata in questo inizio d'anno, nonostante i problemi strutturali in corso a causa dell'incognita geopolitica, all'inizio del QT della BCE e ad un'inflazione totalmente inattesa che ha fatto allungare la serie di rialzi dei tassi dello 0.50% da parte dell'Eurotower. Credo che la narrativa da Bengodi che sta facendo correre gli indici europei non potrà durare per sempre e con questo ritmo; nonostante il forte sostegno che arriva dagli USA da parte delle opzioni con scadenza intraday che vedono la prevalenza di operazioni buy, il che spiega i forti allunghi intraday.
Ogni periodo di mercato ha la sua particolarità: nel 2020 erano gli HFT, poi vennero gli short squeeze, ora è il momento delle opzioni a zero giorni. Che a me, francamente, sembrano assomigliare molto alle vecchie "opzioni binarie".
Analisi macro-ciclica: dove andranno i prezzi?
Il future S&P500, nella scorsa ottava, ha fatto perfettamente quello che ci aspettavamo, tornando al ritest della famigerata trendline che unisce gli ultimi massimi, passante in area 3930, per poi rimbalzare nuovamente verso la resistenza di area 4100.
Vuol dire che la vecchia resistenza 3930/3950 è diventata supporto?
Io aspetterei a dirlo, vista la valanga di dati macro in arrivo. Per avere la conferma della ripresa di un forte trend rialzista è necessario attendere la rottura di 4100 ed il successivo superamento dell'ultimo top di febbraio. Viceversa, una rottura a ribasso della trendline vedrebbe come primo target area 3800.
Invece il future DAX sta ancora tenendo l'area degli ultimi massimi dove, dal 2 febbraio scorso, è iniziata un'area di congestione daily ed il minimo di gamba 4 weekly, che ha decretato la chiusura anticipata del ciclo settimanale il 2 marzo, ha fatto vedere solo una falsa rottura ribassista della congestione con i prezzi che hanno ritestato l'area di supporto volumetrico 15155.
Da qui è partito un nuovo forte rimbalzo, che abbiamo prontamente previsto sul gruppo Telegram dedicato per gli allievi, che nel giro di due sedute ha riportato i prezzi sul margine alto della congestione. Quindi il 2 marzo è partito il nuovo ciclo settimanale che andrà in chiusura intorno alla seduta del 14 marzo.
Al momento i prezzi sul ciclo weekly sono ancora in gamba 1 che nelle prossime ore dovrebbe lasciare il posto allo sviluppo di gamba 2. In attesa di nuovi sviluppi ci aspettiamo che i prezzi continueranno a muoversi all'interno della congestione con continue false rotture da ambo i lati, ma sull'azionario siamo in attesa della partenza di un forte movimento direzionale, per cui evitate di anticipare il trend e di incaponirvi nel portare avanti posizionamenti perdenti.
Di seguito i livelli volumetrici:
S&P500 mini
4398
4280
4200
4134
4050/4080
4000
3960
3900
3873
3826
3775
3742
3705
DAX
15870
15770
15710
15630
15400
15330
15250
15155
15090
14690
14530/14610
14455
14330
14055
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Questa previsione è redatta il 6 marzo con i dati disponibili al momento.
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